Versalis intende contribuire con un ruolo chiave nella transizione attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie, prodotti e soluzioni complementari e sinergiche che contribuiscano a delineare un modello di business a ridotte emissioni.
Redazione ImpresaGreen
Versalis, società chimica di Eni, ha pubblicato il Report di Sostenibilità 2022 nel quale racconta il suo contributo allo sviluppo di modelli più sostenibili e circolari, in linea con la strategia e i valori di Eni. Il documento approfondisce inoltre i target che la società si è prefissata per raggiungere l’obiettivo della neutralità carbonica al 2050. La sfida della decarbonizzazione riserva un ruolo di grande responsabilità per l’industria chimica in quanto, per la sua attività ad alta intensità energetica, è considerata “hard to abate”, difficile da decarbonizzare.
“Siamo impegnati per dare il nostro contributo per contrastare il cambiamento climatico, attraverso le azioni che portiamo avanti quotidianamente: l’individuazione di alternative più sostenibili di approvvigionamento delle materie prime ed energia, lo sviluppo della chimica da rinnovabili, l’adozione di soluzioni volte alla riduzione dell’impatto energetico, le intense attività di ricerca dedicate allo sviluppo di nuove tecnologie, processi e prodotti per la decarbonizzazione. Lavoriamo affinché il continuo percorso verso la decarbonizzazione offra opportunità di crescita del tessuto sociale e prosperità dei territori in cui operiamo, attraverso lo sviluppo di nuove attività e filiere produttive” ha dichiarato Adriano Alfani, Amministratore delegato di Versalis.
Nel Report di Sostenibilità vengono riportati i target intermedi di riduzione delle emissioni: in particolare, rispetto all’anno di riferimento 2018, del 15% per gli Scope 1 e 2 entro il 2025 e del 30% entro il 2035. Questi target a breve e medio termine sono tappe fondamentali per il raggiungimento dell’obiettivo Net Zero* al 2050. Sono state pianificate, inoltre, le azioni per il raggiungimento degli obiettivi: per lo Scope 1, interventi sui processi industriali e in particolare sullo steam-cracking; per lo Scope 2, incremento dell’efficienza degli impianti e utilizzo di energia da fonti rinnovabili; per lo Scope 3, sviluppo di iniziative di economia circolare e chimica da materie prime rinnovabili, prevedendo un diretto coinvolgimento di tutta la rete di fornitori e clienti per incoraggiarli a contribuire alla riduzione delle emissioni.
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