Supportare le aziende a raggiungere la carbon neutrality anche tramite la compensazione delle emissioni residue di gas serra (carbon offsetting) individuando i progetti e le soluzioni più efficaci, concrete e sicure.
Con questo obiettivo Rete Clima, ente tecnico che da oltre 10 anni realizza progetti di forestazione e decarbonizzazione per le Aziende, lancia un nuovo servizio di valutazione e rating dei progetti di Carbon offset già certificati secondo i più importanti standard tecnici globali.
Attraverso un approccio innovativo basato sulla tecnologia satellitare e IoT, oltre che su un’altra serie di tecniche viene restituito alle Aziende un sistema di analisi chiaro e trasparente relativo a progetti di carbon offset (compensazione CO2) pur già certificati: lo scopo è quello di selezionare e proporre alle aziende crediti di carbonio di elevato livello tecnico, che permettano una corretta ed efficace azione e comunicazione del campo della decarbonizzazione aziendale, tutelando l’azione climatica e l’investimento delle risorse economiche aziendale.
Alla propria esperienza nel settore del carbon offsetting, Rete Clima affianca infatti una stretta collaborazione con una serie di soggetti tecnici internazionali con l’intento di offrire una visione olistica dei migliori progetti disponibili sul mercato, evidenziando i loro elementi di qualità e di integrità.
“Le Aziende sono ormai consapevoli della necessità di selezionare solo crediti di carbonio provenienti da progetti affidabili, che aderiscono a standard riconosciuti a livello internazionale e possibilmente muniti di certificazioni addizionali collegate ad importanti co-benefici generati”, dichiara Paolo Viganò, fondatore e presidente Rete Clima. “Il servizio di rating che mettiamo ora in campo intende quindi rispondere alla necessità di dare garanzie alle Aziende in un clima di incertezza nei confronti del sistema dei Carbon credits. In questa logica abbiamo creato un portafoglio di progetti di carbon offset ampio e variegato, solidi a livello tecnico oltre che credibili ed efficaci dal punto di vista comunicativo. Si tratta di uno sforzo che realizziamo sia in chiave odierna, per supportare la carbon neutrality delle aziende con progetti di carbon avoidance e carbon removal, sia in direzione degli obiettivi di medio termine di Net-zero rispetto ai quali saranno valorizzati solo i carbon sink orientati all’assorbimento ed al sequestro della CO2 atmosferica (carbon removal)”.
La compensazione delle emissioni da parte delle aziende
Con meccanismo di “offsetting” si intende il finanziamento delle aziende verso progetti internazionali certificati ed appunto orientati alla tutela climatica, esterni alla value chain aziendale: lo scopo è quello di neutralizzare le proprie emissioni residue di gas serra tramite acquisto e annullamento dei carbon credits (crediti di carbonio) generati da questi stessi progetti di carbon offsetting.
La compensazione delle emissioni residue (carbon offsetting) avviene infatti tramite l’annullamento di crediti di carbonio generati da progetti internazionali certificati, che possono appartenere a due differenti macro categorie: carbon avoidance, che riducono o comunque prevengono le emissioni di gas serra, oppure carbon removal, quali progetti di rimozione e sequestro duraturo della CO2 già presente in atmosfera. Ulteriore classificazione è quella tra: NBS (Nature Based Solutions), cioè progetti di carbon avoidance o di carbon removal basati su azioni di ampliamento o conservazione o tutela di ecosistemi naturali; TBS (Technology Based Solution), progetti di carbon avoidance (e in futuro anche di carbon removal) basati su soluzioni tecnologiche legate all’efficienza energetica, alla generazione di energia pulita o similari.
Come Rete Clima classifica i progetti di carbon offsetting
Grazie al nuovo servizio lanciato da Rete Clima, le aziende potranno non solo ricevere una proposta di progetti internazionali certificati in linea con le proprie esigenze, ma potranno soprattutto avere rassicurazione rispetto alle garanzie tecniche e comunicative offerte dai progetti di compensazione a loro proposti.
Il sistema di rating offerto da Rete Clima per i progetti certificati di carbon offsetting si struttura infatti su una scala di valutazione composta da 8 livelli (da AAA per il giudizio più alto, a D come più basso).
Il processo di valutazione prevede la revisione di tutte le informazioni relative al progetto, al settore e alle metodologie applicate alla luce di nuove informazioni e dati reperiti in forma autonoma da Rete Clima e partner, come nuove ricerche, rapporti di monitoraggio satellitare, studio di nuovi documenti tecnici, modifiche ai regolamenti, alla metodologia etc. Dal continuo monitoraggio ne consegue la conferma, l'osservazione, l'aggiornamento, il declassamento o l’esclusione dal rating del progetto, pur già certificato per conferire alle aziende crediti di carbonio.
In ogni caso, il sistema di rating promosso da Rete Clima si basa sulla valutazione di tre pilastri fondamentali: carbon score, sistema di verifica dell’addizionalità e permanenza. Questi tre pilastri analizzati a livello quantitativo, uniti a una valutazione qualitativa dei benefici generati dal progetto anche in termini geografici e sociali, forniscono una chiara indicazione di quali progetti carbon siano da preferire nelle decisioni di investimento.
I tre pilastri della valutazione
L’analisi del “carbon score” verifica se il progetto stia rendicontando accuratamente le sue attività di riduzione o rimozione di CO2 e altri gas serra, che vengono misurati in termini di CO2 equivalente (CO2e): ciò avviene ad esempio per quanto riguarda la protezione contro la deforestazione, confrontando i valori forniti dagli sviluppatori del progetto con le immagini satellitari.
Il criterio di addizionalità è un requisito basilare per la certificazione del progetto di carbon offset: la valutazione di rating entra dunque nel merito di quale metodologia sia stata scelta per la verifica dell’addizionalità a livello di progetto. In particolare, viene considerato il rischio di una sovrastima (“overcrediting”) delle emissioni evitate o assorbite, valutando la ragionevolezza e l’accuratezza con cui viene scelta la baseline, cioè la situazione emissiva di partenza rispetto alla quale sono valutati i benefici del progetto.
L’analisi della “permanenza”, infine, valuta quanto sia probabile che i gas serra evitati o rimossi dalle attività del progetto permangano per un periodo di tempo significativo e coerente rispetto alla natura del progetto. Vengono quindi valutati sia i rischi naturali (come incendi, siccità, inondazioni, epidemie, parassiti e uragani) che sociali e normativi (evoluzione normativa della proprietà fondiaria e del diritto di emissione di crediti di carbonio, coinvolgimento e inserimento delle popolazioni indigene, schemi di remunerazione diretta ed indiretta delle comunità indigene, il cambiamento di equilibri geopolitici).
Il servizio legato a sistemi di rating dei progetti di carbon offsetting già certificati punta quindi a fornire una selezione dei progetti utilizzabili dalle Aziende rispetto a criteri di solidità tecnica e comunicativa, per evitare problemi relativi al sostegno a progetti non completamente efficaci ai fini della decarbonizzazione aziendale. Questo vale specialmente nel caso di progetti NBS (Nature Based Solutions), ovvero basati su miglioramento e gestione degli ecosistemi naturali, che hanno il valore di operare mitigazione climatica sulla base della tutela di ecosistemi di pregio ma anche il rischio di una potenziale sovrastima dei propri benefici.
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