Sei famiglie europee su dieci temono aumenti nelle bollette invernali e meno della metà si sente in grado di affrontare costi più alti. In Italia la preoccupazione è tra le più elevate d’Europa, con il 50% degli intervistati che si dichiara molto preoccupato.
Con l’arrivo della stagione fredda, il caro-energia torna a rappresentare un’incognita per milioni di famiglie europee. Secondo un’indagine del Centro Studi Otovo, condotta su oltre 3.800 intervistati in Italia e in altri nove Paesi europei*, sei persone su dieci guardano con apprensione a possibili aumenti delle bollette invernali.
Costi energetici, l’inverno fa paura alle famiglie europee
Le preoccupazioni per l’aumento delle spese energetiche sono diffuse in tutta Europa, ma il sondaggio mostra un divario netto tra famiglie dotate o meno di fotovoltaico. Tra chi non ha ancora installato un impianto, il 63% teme rincari nei mesi freddi, mentre tra chi sfrutta già l’energia solare il 51% si dice preparato ad affrontare eventuali aumenti. Tra le famiglie prive di un impianto fotovoltaico, invece, la quota di chi si sente in grado di gestire un possibile incremento dei costi si ferma al 38%.
Italia ai vertici per preoccupazione sui rincari
Nelle diverse realtà nazionali emergono differenze significative nelle priorità delle famiglie. Nel nostro paese l’allarme per le bollette invernali è tra i più elevati in Europa, con il 50% degli italiani che si dichiara molto preoccupato. Anche in Portogallo e Spagna i timori per l’aumento dei costi energetici sono particolarmente diffusi, così come in Polonia, mentre in Germania e in Austria è particolarmente sentito ed apprezzato il valore dell’indipendenza energetica garantita dal fotovoltaico con accumulo. In Norvegia e Svezia, dove l’inverno è particolarmente lungo e rigido, i dubbi sulle performance del solare nei mesi più freddi rimangono forti nonostante la crescente diffusione, mentre in Francia chi non dispone ancora di un impianto fotovoltaico mostra un livello di preparazione sull’argomento sorprendentemente elevato. In Svizzera, infine, le famiglie prestano particolare attenzione ai vantaggi in termini di indipendenza e autonomia energetica.
Le misure per contenere eventuali aumenti
Per contrastare l’aumento delle spese, il 27% degli intervistati cita l’installazione di pannelli solari, il 23% la riduzione delle ore di riscaldamento o della temperatura in casa, il 19% di migliorare l’isolamento termico dell’abitazione, mentre un altro 19% punta sull’acquisto di elettrodomestici maggiormente efficienti. Chi dispone già di fotovoltaico mostra però un approccio diverso: il 32% prevede di installare sistemi di accumulo, il 31% ulteriori pannelli solari, il 25% indica la riduzione della temperatura del riscaldamento e il 19% l’acquisto di elettrodomestici più efficienti, mostrando una maggior propensione verso soluzioni strutturali e di lungo periodo, in contrapposizione alle misure più “emergenziali” e di breve periodo adottate da chi non ha ancora scelto il solare.
Sicurezza economica e indipendenza: le motivazioni principali
A livello europeo, l’indipendenza energetica e la sicurezza economica sono le ragioni più citate a favore del fotovoltaico, seguite dal risparmio a lungo termine, dalla protezione contro futuri rincari e dalla sostenibilità. In Italia oltre il 70% degli intervistati indica indipendenza e stabilità economica come motivazioni principali, confermando una tendenza più marcata rispetto al Nord e Centro Europa, dove prevalgono le considerazioni ambientali.
Giovani più pronti, anziani più diffidenti
Il fattore generazionale pesa molto: l'85% delle persone fino ai 34 anni si dichiara preparato ad affrontare i costi in crescita e questa è anche la fascia più convinta dei benefici del solare. Tra gli over 65, invece, la preoccupazione supera il 93% e la fiducia nel fotovoltaico si ferma al 71%. Nel complesso, il livello di preoccupazione tra uomini e donne è invece simile, anche se il 45% delle donne si dichiara ben preparata, rispetto al 52% degli uomini.
Fotovoltaico, fiducia diffusa ma restano i dubbi sull’inverno
Quasi otto famiglie su dieci, a livello europeo, concordano sul fatto che il fotovoltaico con accumulo offra maggiore autonomia e controllo sui costi delle bollette energetiche, ma le differenze tra i diversi paesi sono piuttosto significative. In Germania e Austria la fiducia nel solare conquista quasi nove persone su dieci, mentre in Italia si ferma a poco meno di una persona su due. Nel nostro paese è poi la metà di chi non dispone di un impianto solare ad avere ancora dubbi sulle sue prestazioni durante l’inverno, anche se queste perplessità rimangono più marcate nei Paesi nordici.
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