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BTicino, tecnologia e sostenibilità ai piedi dell'Everest

BTicino ha realizzato per il Centro Ricerche Laboratorio-Osservatorio Piramide, situato ai piedi dell'Everest, un nuovo impianto elettrico e tecnologico, la cui accensione è avvenuta ieri in diretta dalla Triennale di Milano.

Santina Buscemi

"Una scheggia di futuro in un ambiente naturale": così è stata definita ieri da Claudio Smiraglia, membro del Consiglio Scientifico del Comitato Ev-K2-Cnr, la struttura tecnologica della Piramide sull'Everest, l'osservatorio la cui gestione energetica è stata rinnovata dall'azienda BTicino.
Alla Triennale di Milano ha avuto luogo un incontro, volto ad "accendere" la luce sulla partnership fra BTicino e il Comitato Ev-K2-Cnr: accendere non solo metaforicamente, in quanto è stato dato avvio al nuovo impianto elettrico e tecnologico che gestirà la struttura, e che è stato realizzato dalla società varesotta dopo 18 mesi di progettazione.
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Il Centro Ricerche Laboratorio-Osservatorio Piramide è nato nel 1990 a 5.050 metri di quota, ai piedi del versante nepalese dell'Everest, in particolare nella Valle del Khumbu, Sagarmatha National Park: la Piramide è intitolata al Professor Ardito Desio, di cui, durante la conferenza stampa, è stato più volte sottolineato il ruolo fondamentale nella creazione della struttura.
Il centro di ricerca scientifica è dotato di avanzate attrezzature tecnologiche, del tutto autosufficiente dal punto di vista energetico e le sue caratteristiche permettono lo studio della vita umana, animale e vegetale, nonché dell'atmosfera, del trasporto di inquinanti e, soprattutto, delle tecnologie pulite e dei sistemi di gestione ambientale.Il rispetto per l'ambiente circostante è un elemento chiave della struttura e, durante l'incontro, è stato più volte ribadito il fermo interesse a perpetuare tale concetto di ecosostenibilità.
Questo elemento, insieme alla volontà di utilizzare soltanto prodotti "made in Italy", sia per quel che riguarda i materiali utilizzati, che la strumentazione in dotazione, compresi gli interventi di manutenzione e di miglioramento, sono stati fondamentali anche per BTicino, che si è occupata del progetto impiantistico, esecutivo e di dettaglio di tutta l'infrastruttura tecnologica del Laboratorio-Osservatorio Piramide.
Il momento clou dell'evento è quindi stata l'accensione del nuovo impianto per la gestione energetica: il proiettore ha mostrato il desktop del computer, su cui comparivano i comandi "Switch off" e "Switch on": un clic sul riquadro di accensione e le immagini in diretta dall'Everest hanno mostrato ai presenti l'illuminazione della Piramide nell'oscurità della notte sull'Himalaya.Al via il nuovo impianto elettrico e gestionale, quindi, caratterizzato da diverse funzioni legate a scopi ben specifici.
Come sottolineato dal presidente di BTicino, infatti, quanto realizzato dai tecnici e dai ricercatori impegnati nel progetto, ha un doppio scopo: la fornitura di fonte energetica e il controllo a distanza; considerata la dislocazione geografica della struttura era fondamentale trovare un modo che consentisse di controllare e risolvere le eventuali problematiche da lontano. Tutti i sistemi forniti saranno infatti telecontrollati via Pc con l'utilizzo di un un'unica piattaforma software di tipo Scada (Supervisory control & Data Acquisition).
Sarà dunque possibile gestire gli impianti da remoto, direttamente dalla sede centrale Cnr a Bergamo, garantendo la supervisione e l'assistenza continua a distanza. Grazie al sistema utilizzato, sono al massimo circa 3, i secondi di ritardo massimo tra un comando attivato a Bergamo e la sua esecuzione al Laboratorio-Osservatorio Piramide e altrettanti quelli necessari per monitorare da Bergamo l'effettuazione del comando.
Il software di tipo Scada permette, inoltre, di monitorare il consumo energetico risparmiando il più possibile e di gestire la produzione di elettricità basandosi sulle condizioni atmosferiche. Il quadro principale installato al piano terra è collegato a 60 punti luce sparsi nella piramide e nei lodge, alla turbina idroelettrica che provvede al rifornimento energetico della struttura e ai pannelli solari.
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La gestione dell'elettricità in base alle condizioni atmosferiche è uno degli sviluppi futuri del campo: durante la conferenza è stato dato spazio anche a ipotesi sulle innovazioni cui potrebbe condurre la ricerca: sia per quel che riguarda la parte energetica, ad esempio immaginando sensori nelle città che aumentano l'intensità della luce al passaggio di qualcuno, sia per la creazione di nuove attività economiche, come sottolineato dall'ingegner Fabrizi, ad esempio immaginando società che gestiscono e monitorano a distanza l'erogazione di energia, per conto di condomini e amministrazioni comunali.
Alta affidabilità tecnologica e risparmio energetico sono quindi stati i motori del nuovo progetto di BTicino e del Comitato Ev-K2-Cnr, volto ad assicurare le condizioni migliori per continuare l'attività di studio dei ricercatori.

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Pubblicato il: 21/10/2009

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