La
Commissione europea sollecita l'Italia a conformarsi a una sentenza della Corte di giustizia europea relativa al trattamento delle acque reflue.
Nel novembre
2006, la Corte di giustizia europea ha stabilito che l'Italia era venuta meno ai propri obblighi in materia di trattamento delle acque reflue provenienti da un agglomerato di vari comuni nella
provincia di Varese, Lombardia.
La normativa UE prevede che tutte le acque reflue urbane provenienti da agglomerati con più di 10 000 abitanti debbano essere raccolte e trattate prima dello scarico.
Nel caso di Varese, la natura sensibile del bacino locale del fiume Olona rende necessario un trattamento rigoroso.
La Corte ha stabilito che l'Italia deve provvedere affinché tutte le abitazioni della zona siano collegate alla rete fognaria e le acque reflue vengano trattate prima di essere immesse nell'ambiente.
Le autorità italiane hanno fatto sapere che i lavori sarebbero stati conclusi entro la
fine del 2008, ma i ritardi si sono accumulati.
A quattro anni di distanza dalla sentenza non è ancora stato precisato quando verrà raggiunta la piena conformità.
La Commissione ha pertanto
deciso di agire in giudizio nei confronti dell'Italia per mancata conformità alla sentenza della Corte e le ha inviato una lettera di costituzione in mora. L'Italia ha
due mesi per mettersi in regola. In caso di inadempienza potrebbe essere portata nuovamente in giudizio e potrebbero esserle applicate
sanzioni pecuniarie.
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