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La Settimana UE dell'Energia Sostenibile

600 eventi in 44 diversi paesi, 30000 persone coinvolte: sono i numeri della Settimana Europea dell'Energia Sostenibile che la Commissione Europea propone ed organizza anche quest'anno, dopo i successi delle precedenti edizioni.

Franco Cavalleri

600 eventi in 44 diversi paesi, 30000 persone coinvolte: sono i numeri della Settimana Europea dell'Energia Sostenibile che la Commissione Europea propone ed organizza anche quest'anno, dopo i successi delle precedenti edizioni.

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Evento clou della Sustainable Energy Europe Campaign, la Settimana Europea dell'Energia Sostenibile presenta rappresenta la vetrina di maggiore importanza per tutti i progetti, le ricerche, le attività in corso dedicate all'efficienza energetica e alle soluzioni di energia rinnovabile.
La Settimana europea dell'energia sostenibile è organizzato dall'Agenzia Esecutiva per la Competitività e l'Innovazione (EACI), a nome della Commissione europea, direzione generale per l'Energia.
La 5-giorni dell'energia sarà anche l'occasione, per la Commissione Europea, di annunciare le prossime mosse nel campo delle reti elettriche intelligenti, quelle che dovrebbero dare modo ai cittadini europei di consumare meno energia, meglio, con maggiore efficienza, e – si spera – a prezzi inferiori.
"Quando si tratta di produzione di energia e di consumo, l'Europa ha bisogno più che mai di essere su un percorso sostenibile. È tempo di investire in efficienza energetica e in un più ampio uso di fonti rinnovabili. Questo è il modo migliore per garantire energia sicura e competitiva per noi e per i bambini. Le reti intelligenti e l'utilizzo dei contatori intelligenti sono la chiave per un migliore utilizzo di energia", ha detto il commissario europeo per l'Energia Günther Oettinger.
La nuova Smart Grid, rete intelligente, sarà oggetto di una comunicazione specifica che lo stesso Oettinger annuncerà il 12 aprile. Il documento strategico preparato dalla Commissione si concentra su un sistema a due vie di comunicazione digitale per migliorare l'efficienza e aiutare i consumatori a gestire meglio i loro elettrodomestici e apparecchi elettrici in genere. Questo potrebbe aiutare a risparmiare energia per almeno il 10%, in media, e ridurre quindi i costi della bolletta energetica.

[tit: Cosa è EUSEW?]
la-settimana-ue-dell-energia-sostenibile-2.jpgCos'è EUSEW?
EUSEW è l'acronimo di EU Sustainable Energy Week, Settimana Europea dell'Energia Sostenibile, in programma quest'anno dall'11 al 15 di aprile. Giunta alla sua quinta edizione, EUSEW è l'evento clou della Sustainable Energy Europe Campaign (Campagna Europea per l'Energia Sostenibile), e presenta le attività dedicate all'efficienza energetica e alle soluzioni di energia rinnovabile. Ha lo scopo di dimostrare a imprese, decisori e opinione pubblica che le tecnologie energetiche sostenibili sono valide, convenienti e positive per la qualità dell'ambiente in cui viviamo e per la nostra economia. Attraverso una serie di avvenimenti la EUSEW pone l'accento sulle più recenti innovazioni nelle soluzioni energetiche intelligenti e le tecnologie di energia rinnovabile.
Una pietra miliare della settimana è il Sustainable Energy Europe Awards Ceremony. Sei vincitori sono scelti tra 303 progetti presentati da enti pubblici, imprese private, associazioni europee, le università e le ONG impegnate nella promozione dell'efficienza energetica, energie rinnovabili, educazione all'energia e trasporti puliti in tutta Europa.

Chi sono gli attori coinvolti?
EUSEW detiene un approccio di tipo bottom-up, con oltre 1.200 organizzazioni e 10.000 persone attive durante i cinque giorni dell'iniziativa. Associazioni, imprese, autorità pubbliche, scuole, attori nazionali, regionali o locali, organizzano loro eventi durante EUSEW.
In totale sono più di 600 gli eventi previsti per questa edizione del 2011, in quasi tutti i paesi dell'UE, ma non solo. A partecipare sono anche altri paesi, nel continente europeo na anche fuori di esso: Bosnia, Croazia, Georgia, Islanda, Israele, Kosovo, Macedonia, Martinica, Moldavia, Montenegro, Marocco, Norvegia, le isole Réunion, Serbia, Svizzera, Turchia e Ucraina. La sola città di Bruxelles ospiterà quasi 150 eventi.

Qual è il tema di quest'anno?
Lo slogan della Settimana europea dell'energia sostenibile 2011 è 'energia intelligente per un futuro sostenibile'. Gli eventi di quest'anno coprono una gamma di questioni, tra cui: l'efficienza energetica, soluzioni di energia rinnovabile (biomassa, solare, energia eolica), la riduzione delle emissioni a effetto serra, e l'energia sostenibile per i trasporti. Tuttavia, EUSEW 2011 sarà ampiamente dedicato all'efficienza energetica come tema principale, sulla scia del messaggio della Strategia 2020 dell'UE nel campo dell'energia e del clima.

[tit: Come funziona]
la-settimana-ue-dell-energia-sostenibile-4.jpgCome funziona EUSEW, in che modo si prefigge di promuovere l'agenda della sostenibilità ambientale nell'UE?
EUSEW funge da piattaforma per raccogliere i contributi di esperti nel campo dell'energia sostenibile che l'Unione europea offre. Rappresenta anche l'occasione per pubblicizzare e promuovere il programma di sostenibilità e discuterlo con tutte le parti interessate, dalle aziende alle amministrazioni pubbliche, dai cittadini ai centri di ricerca e di formazione, e altro ancora.
Quest'anno, la Commissione UE tornerà sugli obiettivi delle ultime politiche adottate nel campo dell'energia adottate e dei trasporti, come le misure proposte nel Piano di efficienza energetica e il progetto (White Paper) per un sistema dei trasporti competitivo e sostenibile. Altri eventi saranno l'occasione per un dibattito sull'attuazione della politica europea in settori quali le azioni regionali e locali, edifici, prodotti e apparecchiature, soluzioni di energia rinnovabile (come la biomassa, energia solare ed eolica), le tecnologie a basse emissioni di carbonio e la mobilità urbana sostenibile, insieme ad una segnalazione dei progressi compiuti verso il raggiungimento dei nostri obiettivi di energia rinnovabile.

[tit:L'importanza delle reti intelligenti]
la-settimana-ue-dell-energia-sostenibile-3.jpgPerché EUSEW 2011 è centrato sull'efficienza energetica e sulle Smart Grids, le reti intelligenti?
L'efficienza energetica è al centro delle della strategia Europa 2020 messa a punto dalla Commissione Europea per una crescita intelligente, sostenibile e solidale.
La particolare attenzione per l'efficienza energetica è anche una risposta all'appello del Consiglio europeo del 4 febbraio 2011 a prendere "azioni decise per sfruttare il notevole potenziale di un maggior risparmio energetico di edifici, trasporti e prodotti, e processi". Reti intelligenti e contatori intelligenti offrono ai consumatori maggiori possibilità di controllare i propri consumi e risparmiare più energia. EUSEW punterà sullo slancio e sull'attenzione mediatica di questa settimana per annunciare i prossimi passi per diffondere le reti intelligenti in tutta Europa.

La posta in gioco dietro EUSEW?
I leader europei riconoscono che le soluzioni energetiche sostenibili e rinnovabili faranno la differenza nel raggiungere gli obiettivi ambiziosi che l'unione Europea si è posta con traguardo il 2020. perché uesta strategia Europea 2020 abbia successo, è necessario:
  • ridurre le emissioni di gas serra dell'UE di almeno il 20% rispetto al 1990;
  • che almeno il 20% del consumo di energia dell'UE provenga da fonti rinnovabili;
  • ottenere una riduzione del 20% di energia primaria rispetto ai livelli previsti, da realizzarsi attraverso il miglioramento dell'efficienza energetica.
Dopo la crisi finanziaria e gli eventi recenti in Giappone e in Libia l'UE riconosce che le sfide energetiche sono tra le più grandi sfide di oggi. Come risultato, il messaggio che sostiene l'iniziativa EUSEW è che è giunto il momento di investire in soluzioni energetiche sostenibili, efficienza energetica e tecnologie rinnovabili e risparmio energetico, che rappresentano il modo più efficace per migliorare la sicurezza dell'approvvigionamento energetico e ridurre le emissioni di gas a effetto serra e di altri inquinanti.

Quali settori dovrebbero essere primariamente mirati?
Le stime attuali indicano che i settori che meritano la massima attenzione sono residenziale, trasporti e terziario con più limitate possibilità anche per l'industria. Importanti miglioramenti sono necessari anche nel settore della trasformazione dell'energia, se l'obiettivo globale del 20% deve essere raggiunto.

Cosa significa tutto questo per i consumatori?
La piena attuazione delle misure esistenti e di quelle nuove di più recente adozione potrebbe aiutare le famiglie a risparmiare qualcosa come €1000 ogni anno in consumi energetici. Dal punto di vista industriale, significa dare slancio alla competitività delle nostre aziende nel mondo. Con ovvie ricadute positive per quanto riguarda la crezione di ricchezza e di posti di lavoro.


[tit: Intervista a Matteo Fornara]"La Settimana Europea dell'Energia serve per far capire ai cittadini e alle imprese dell'Unione Europea che l'energia non è un tema che possa essere affrontato in ventisette modi diversi: serve una visione comune, e una strategia che tenga in considerazione tutti gli aspetti della questione, a livello UE."

A parlare è Matteo Fornara, Direttore della Rappresentanza di Milano della Commissione Europea. Greencity l'ha intervistato a proposito della Settimana Europea dell'Energia, iniziata proprio oggi, che prevede, in tutta l'UE, ben 600 eventi e iniziative nell'ambito dell'energia, in tutte le sue accezioni.
"L'energia rappresenta, per l'UE e per la Commissione, un tema prioritario. Ancora di più lo deve rappresentare per un paese come l'Italia che, non dimentichiamo, è secondo nell'intera Unione in quanto a costo dell'energia."
Al primo posto, è utile far notare al lettore, c'è la Danimarca, da cui ci dividono abissi di efficienza energetica e come sistema-paese.
Come si esprime la strategia UE per l'energia?

"La strategia Europa 202020 messa a punto dalla Commissione ha come obiettivo la realizzazione di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva: ovvero, uno sviluppo economico che si traduca in una società che sa usare le sue risorse in modo intelligente e senza sprechi, che rispetta l'ambiente e traduce questo suo rispetto in uno sviluppo sostenibile dal punto di vista dell'ambiente in cui viviamo, e che coinvolge tutti i suoi membri, nessuno escluso, in questa sua crescita economica. In questi tre obiettivi viene, naturalmente, preso in considerazione anche il tema dell'energia. Da tre anni l'UE ha obiettivi quantificati e con date di scadenza. Gli Stati Membri sanno cosa devono fare e quali sono i compiti che ognuno di essi ha ricevuto e le obbligazioni che è tenuto a soddisfare."
La Strategia Europa 202020 prevede arrivare ad un mix di fonti dove il 20% della nostra energia deriva da fonti rinnovabili. L'Italia deve arrivare al 17%. Perché l'obiettivo italiano è inferiore a quello della media UE?
"Il piano è costruito sul principio che ogni Stato Membro deve contribuire secondo le proprie possibilità e capacità. L'Italia partiva da un livello più basso, le è stato riconosciuto un obiettivo inferiore." Attualmente a che punto siamo?
"Circa a metà strada. Il blocco del sistema degli incentivi recentemente imposto dal Decreto Romani di certo non aiuta, ma è importante che il Governo arrivi ad un nuovo sistema equilibrato che possa incentivare lo sviluppo delle energie rinnovabili. Bisogna tenere conto che questo obiettivo del 20% di energia da fonti rinnovabili (17% per l'Italia, come visto) non è una cosa da niente: è uno dei punti su cui ogni Stato Membro verrà valutato, alla pari della stabilità economica, del contenimento del deficit, della percentuale di indebitamento."
Tra due mesi esatti gli italiani saranno chiamati a votare per il referendum sull'energia nucleare. L'UE come vede la questione?
"Ogni Stato Membro ha il diritto di organizzare la propria struttura energetica come ritiene meglio. Ovviamente sempre rimanendo nei limiti e nelle disposizioni della Strategia 202020. Il nucleare è una delle opzioni che ogni Stato Membro ha a disposizione. Quattordici paesi hanno centrali nucleari, tredici no. L'Unione Europea non ha intenzione di prendere posizione riguardo al referendum: è una questione interna italiana. Però pretende che ogni impianto, ogni reattore, esistente, in via di costruzione o in via di progettazione, rispetti i criteri ed i parametri di sicurezza. Quanto è successo in Giappone ha messo ben in chiaro come il tema della sicurezza rappresenterà il punto centrale della discussione politica ed elettorale. Dal canto suo, la Commissione Europea ha messo in moto il meccanismo degli stress test per le centrali, per verificare l'effettivo livello della sicurezza in ogni centrale ed in ogni reattore."

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Pubblicato il: 09/04/2011

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