Legambiente ha pubblicato il dossier "
Biodiversità a rischio 2011" nel quale viene descritto l'attuale situazione mondiale di flora e fauna. Il bilancio, purtroppo, è negativo: nel documento è evidenziato infatti come le specie animali e vegetali stiano diminuendo con un ritmo incalzante. Il 60% degli ecosistemi, infatti, risulta pericolosamente degradato e il 75% degli stock ittici è pesantemente sfruttato e impoverito.
Ma non è tutto: abbiamo perso il 75% della diversità genetica del patrimonio relativo alle colture agricole, mentre il 20% delle barriere coralline è scomparso con la previsione che entro il 2050 il patrimonio sarà distrutto al 95%.
Anche a livello europeo la situazione non è del tutto positiva: solo il 17% delle specie e degli habitat e l'11% degli ecosistemi principali protetti dalla legislazione risultano in buone condizioni, mentre il 25% della fauna è a rischio di estinzione.
Antonio Nicoletti, responsabile aree protette di Legambiente, ha però preferito non negativizzare totalmente: "Nonostante ci sia ancora moltissimo lavoro da fare ci sono alcuni segnali incoraggianti che arrivano da progetti specifici, realizzati ad esempio dalle Aree Protette, che dimostrano il valore e l'efficacia di queste istituzioni per la conservazione della natura e la salvaguardia delle specie a rischio. La tutela dei territori è infatti una strategia efficace per contenere la perdita di biodiversità e non una limitazione libertà degli individui".
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