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L'ecopass vince a Milano, i cittadini vogliono una citta' piu' pulita

Si estende l'area dell'ecopass, oltre a quella a velocità limitata. Entro il 2015 previsti 300 km di piste ciclabili.

Redazione GreenCity

L'11 e 12 giugno è stato il week end del referendum per tutti gli italiani che sono stati chiamati a esprimersi in materia di acqua, nucleare e legittimo impedimento. Ma per i milanesi c'erano cinque schede in più e una di queste riguardava lo spinoso problema dell'ecopass.
Per la precisione il quesito recitava come segue: "Volete che il Comune adotti e realizzi un piano di interventi per potenziare il trasporto pubblico e la mobilità pulita alternativa all'auto, attraverso l'estensione a tutti gli autoveicoli (esclusi quelli a emissioni zero) e l'allargamento progressivo fino alla Cerchia ferroviaria del sistema di accesso a pagamento, con l'obiettivo di dimezzare traffico e smog?".
In parole povere possono circolare solo i veicoli euro 5 all'interno della "zona rossa" coperta dall'ecopass a una tariffa giornaliera di 5 euro per le auto e 10 per i furgoni, con alcune agevolazioni per i residenti.
I soldi serviranno per mettere in pratica la modifica votata,quasi a plebiscito dai cittadini milanesi che, come "ricompensa" per questa autotassazione, chiedono maggiori garanzie riguardo alla diminuzione del traffico e dello smog.
Dei 488 mila milanesi che si sono recati alle urne per esprimere il proprio parere, circa centomila si sono detti contrari all'inasprimento dell'ecopass e sono soprattutto commercianti e artigiani che ora sono sul piede di guerra, così come la Lega che minaccia guerra nelle aule di Palazzo Marino. "Potevano fare una bella campagna per il no, invece hanno preferito provare a boicottare il quorum" risponde Enrico Fedrighini dei Verdi, che preme per una rapida estensione del pagamento dell'aecopass a tutte le macchine e non solo al 15% come si sta facendo ora.
Nel progetto è previsto l'ampliamento anche alla Cerchia ferroviaria, anche se si esclude che la cosa possa avvenire entro il 2012 a causa della mancanza di fondi, mentre sdi potrà procedere con l'attuale Cerchia dei Navigli.
Ancora non è chiaro se le auto a emissioni zero o i veicoli elettrici saranno esentata dal pagamento, prevedibile quindi una sorta di contesa con chi ha cambiato l'auto o ha montato il filtro antiparticolato.
Insomma, sulla questione restano ancora molti punti da sciogliere. Il quesito comunque prevede anche altri punti, come il raddoppio delle zone a 30 km/h entro il 2012, così come delle aree pedonali sia in centro che in periferia, degli stalli per le bici, il traguardo di 10mila bici del bike sharing e mille auto per il car sharing, prolungamento delle linee del metrò fino all'1,30 ogni notte, bus notturni  nei quartieri.
Non sono state date tempistiche precise, ma lo scopo è quello di impedire circolazione e carico-scarico merci nella Cerchia, potenziare il servizio taxi e la sosta a pagamento in tutta la Cerchia filoviaria, fatta eccezione per i residenti e i veicoli ad emissione zero, che saranno esentati dal pagamento.
Entro il 2015, invece sono previste protezioni e corsie preferenziali per i veicoli Atm e almeno 300 km di piste ciclabili.

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Pubblicato il: 15/06/2011

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