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ZeroEmission Rome 2012: fotovoltaico ed eolico, necessarie nuove regole

L'ultima giornata di ZeroEmission Rome 2012, la grande kermesse dedicata alle rinnovabili, è stata caratterizzata dal dibattito sulle prospettive di sviluppo di energia solare e dal vento in Italia.

Redazione GreenCity

Fotovoltaico ed eolico sono grandi risorse,che  offrono la possibilità di produrre energia pulita, capace diabbinare crescita  e sviluppo con il rispetto dell'ambiente. Ma in Italia il comparto chiede più  certezze e garanzie a tutela dei settori.
È questo il messaggio che arriva da ZeroEmission Rome 2012, la manifestazione dedicataa energie rinnovabili, sostenibilità ambientale che si conclude oggi alla Fiera di Roma dopo un'intensa tre  giorni.
Grande interesse ha suscitato la sessione  del Gse (Gestore Servizi Energetici) sui Criteri generali del regime di sostegno, evoluzione delle tariffe incentivanti, procedure per gli accessi agli incentivi, un dibattito sul quinto Conto Energia. L'incontro è stato  introdotto da Gerardo Montanino,  direttore Divisione Operativa del Gse, che ha tracciato un bilancio in progress del Conto Energia e ha  spiegato le novità intervenute nel quadro normativo e regolatorio vigente per il fotovoltaico.
Numerose le domande rivolte dagli operatori ai qualificati rappresentanti del Gse su temi quali, ad esempio, gli impianti realizzati con il quarto Conto Energia, la tariffa per gli edifici e per gli altri impianti con il quinto Conto Energia, la certificazione energetica, i criteri di accesso ai registri e l'imposizione fiscale.
Nell'ambito della sessione Investire sul futuro senza compromettere il presente: onori e oneri del fotovoltaico è intervenuto Giovanni Simoni, presidente di Assosolare, che ha detto: "Possiamo trasformare le font irinnovabili elettriche non programmabili una forza propulsiva per la crescita attraverso lo sviluppo delle  infrastrutture di rete (un'occasione unica di investimento con immediati risultati economici), delle tecnologie e dei componenti delle nuove reti e dei componenti speciali di impianti (inverter, contatori elettronici, quadri, dispositivi di misura e di trasmissione dati) e il costante miglioramento delle modalità di gestione (sistemi di controllo, sistemi di gestione da remoto,  integrazione con le altre fonti di energia programmabile).
Per fare tutto  questo ci vogliono regole nuove e, soprattutto, un vero piano nazionale di  sviluppo, che crei le condizioni per garantire che una fonte primaria come il solare possa aumentare costantemente il proprio contributo nel bilancio  elettric onazionale".
Simone  Franzò, dell'Energy & Strategy  Group del Politecnico di Milano, ha invece affrontato il tema degli scenari del mercato oltre gli incentivi. "Bisogna passare a un nuovo concetto di grid parity, secondo cui questa verrà raggiunta quando l'investimento fotovoltaico sarà conveniente anche senza gli  incentivi – ha detto Franzò – Fatta questa premessa, in Italia la grid parity è un traguardo alla portata, ma gli scenari futuri del fotovoltaico dipenderanno dalla risposta che la filiera industriale riuscirà a dare al mercato. Sarebbe necessaria, adesempio, una forte riduzione del costo dei moduli e degli inverter. È indispensabile uno sforzo da parte degli attori della filiera industriale, ma l'obiettivo è possibile e consentirà al fotovoltaico di proseguire la sua corsa".
Anche il settore eolico chiede maggiori garanzie,  indispensabili perfavorire lo sviluppo del comparto. Secondo Edoardo Zanchini, responsabile energia di Legambiente, "Occorre che in  Italia ci siano norme certe e garanzie per chi investe nell'eolico. Non è  possibile che in ogni Regione le regole siano diverse, fino all'assurdo di  averedivieti totali all'utilizzo di questa tecnologia. La stessa cosa vale per l'eolico offshore, che da noi avrebbe ottime prospettive, ma per cui esistono  norme e referenti precisi per sottoporre e autorizzare i progetti".
Giuseppe  Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia, ha evidenziato il grande apporto dell'eolico nel ridurre le emissioni di CO2. "Per noi il problema principale è quello del riscaldamento globale e l'eolico, proprio per l'apporto positivo che fornisce, andrebbe fortemente incentivato in Italia e non bloccato come fanno le nuove normative".

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Pubblicato il: 07/09/2012

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