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Assegnati i premi Cofely 2012

La Provincia di Alessandria, il Residence la Gabinella di Varese e lo stabilimento Michelin di Cuneo sono i vincitori del III Premio Cofely per l’Efficienza Energetica e Ambientale.

Redazione ImpresaGreen

Giovedì scorso, Cofely, Gruppo GDF SUEZ, ha conferito i riconoscimenti della terza edizione del Premio Cofely per l’Efficienza Energetica e Ambientale alle realtà che quest’anno si sono distinte per l’avvio di progetti esemplari di sostenibilità ambientale.  
Istituito nel 2010, il Premio in questa edizione ha visto in nomination sette progetti, suddivisi in tre categorie: Enti pubblici, Complessi Residenziali e Industrie. Di seguito, i vincitori premiati dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Cofely Italia, Enrico Colombo:  

Nella categoria Enti pubblici, si è aggiudicata il premio la Provincia di Alessandria per il progetto di efficienza energetica che ha previsto, in particolare, interventi di riqualificazione straordinaria mirati all’ottimizzazione dei servizi energetici relativi a impianti energetici e tecnici di 49 edifici, comprendenti scuole, uffici amministrativi, magazzini, caserme dei Carabinieri e un museo di proprietà e competenza della Provincia stessa, per una volumetria complessiva di circa 754.542 m3.
Nel dettaglio, si è provveduto alla sostituzione di 25 generatori con apparecchiature a condensazione per una potenza termica utile di 14.824 kW e a mettere in atto opere di metanizzazione, oltre che ad installare un impianto solare fotovoltaico di 240 Wp.Ciò ha permesso un risparmio annuale di 510 TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) di energia e un taglio di oltre 2.000 tonnellate di CO2, oltre che una riduzione dei consumi energetici pari al 34% annuo con un conseguente risparmio in bolletta. La Provincia di Alessandria si confrontava con La Provincia di Nuoro e Il Comune di Roma.    

Nella divisione Complessi residenziali ha ottenuto il riconoscimento il Residence La Gabinella di Varese per il progetto di efficienza energetica focalizzato sull’innovazione che ha consentito, grazie alla Riqualificazione Termica Integrata a cogenerazione e solare termico, di migliorare la classe energetica dell’edificio.
L’intervento ha previsto l’installazione di tre impianti: uno solare termico costituito da 20 pannelli, per il riscaldamento dell’acqua sanitaria e della piscina, una centrale di cogenerazione per la produzione di energia termica, utilizzata per il riscaldamento di acqua sanitaria e per la piscina e di energia elettrica per le parti comuni del Residence e una centrale termica con caldaie a condensazione, a fornitura del calore residuo. Inoltre, sono state installate delle apparecchiature che permettono la regolazione personalizzata delle temperature negli ambienti abitativi, al fine di rendere l’impianto termoautonomo. A ciò si aggiunge un sistema di telegestione, che rende possibile il controllo da remoto di tutti gli impianti. Questi interventi si traducono in un risparmio economico per il residence  del 26% e in una riduzione del 25% delle emissioni di CO2 in atmosfera.
Il residence La Gabinella di Varese era in competizione con il Condominio Porta Romana n.40 di Milano.    

Nella sezione Industrie il premio è andato allo Stabilimento Michelin di Cuneo per la progettazione, il finanziamento, la realizzazione e la gestione di un impianto di cogenerazione che raggiunge una potenza elettrica di 48 MWe e una potenza termica massima di 76 tonnellate all’ora, arrivando a produrre annualmente 240.000 MWh di energia termica e 330.000 MWh di energia elettrica, dei quali 132.000 MWh assorbiti dallo stabilimento.
L'impianto, che consiste in un sistema di accumulo termico a garanzia della continuità del vapore, è in grado di fornire, dunque, tutta l’energia elettrica e termica necessaria al complesso industriale, con la vendita delle eccedenze di energia elettrica in rete, minimizzando l’impatto acustico e visivo grazie all’installazione all’interno di un avvallamento preesistente di circa 5 metri di profondità.
Questo intervento ha permesso un risparmio annuale di 13.600 TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) di energia e un taglio del 18,3% delle emissioni di CO2, oltre che una riduzione dei consumi energetici pari al 15%. Da segnalare che scegliendo la via della cogenerazione, lo stabilimento produttivo di Cuneo mantiene alti livelli di competitività sui costi di approvvigionamento energetico rispetto agli altri stabilimenti europei del gruppo. Lo stabilimento Michelin di Cuneo era in lizza con lo stabilimento Solvay di Spinetta Marengo.    
“Quest’anno abbiamo deciso di riproporre l’appuntamento con il Premio Cofely per l’Efficienza Energetica e Ambientale estendendolo ad interventi esemplari di sostenibilità ambientale anche in ambito privato, ovvero ai Complessi Residenziali e alle Industrie – commenta Enrico Colombo, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Cofely Italia –. La gestione e l’ottimizzazione dell’energia rappresenta, infatti, sempre più una priorità non solo per la Pubblica Amministrazione, ma anche per i privati cui Cofely può fornire la propria expertise per ridurre l’impatto ambientale e ottimizzare i costi”.  

Il Premio è stato conferito nell’ambito dell’evento tenutosi giovedì sera al Teatro Capranica di Roma, apertosi con una tavola rotonda dal titolo “Il valore dell’efficienza nella Strategia Energetica Nazionale” all’interno della quale rappresentanti del mondo istituzionale ed esperti del settore, hanno dibattuto sulla ricerca  “Obiettivi e strumenti innovativi per la politica energetica in Italia e in Europa. Prospettive e potenzialità dell’efficienza nella Strategia Energetica Nazionale”, realizzata dall’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”. Dalla ricerca sono emerse tre evidenze principali: 
  • L’aumento di domanda energetica (sia primaria che di consumi finali) al 2020 deve essere coperta da interventi di efficienza energetica; questo obiettivo, al primo posto della SEN, può portare a un risparmio stimato di circa 8 miliardi di euro annui per importazioni di combustibili fossili e a una riduzione delle emissioni di circa 55 milioni di tonnellate di CO2 all’anno. L’efficienza energetica assume un ruolo da protagonista nella limitazione di emissioni di CO2. Da segnalare che la ricerca ha identificato finanziamenti europei potenziali cui attingere per dare esecuzione alla SEN in ambito locale pari a 29 miliardi di euro.
  • Emerge necessità di dare completezza e continuità alla SEN individuando le Amministrazioni pubbliche locali in grado di attuare una nuova pianificazione energetico-urbanistica orientata all’efficienza energetica, considerato che circa il 70% dell’energia è consumata in contesti urbani. L’edificio si caratterizza, quindi, come nucleo principale di un progetto più ampio di riqualificazione del territorio, tenendo presente che il riscaldamento e l'illuminazione assorbono la maggior parte del consumo di energia (42%, di cui il 70% per il riscaldamento) e producono il 35% delle emissioni complessive di gas serra.
  • La SEN al 2020 deve avere piena attuazione, ma è solo un primo passo per raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica posti dalla UE per il 2050 (decarbonizzazione dell’economia con una riduzione delle emissioni di gas climalteranti tra l’80% e il 95%) in cui si deve anche prevedere un’armonizzazione legislativa regionale in materia, considerando che oltre il 70% dei risultati ottenuti a oggi con gli interventi di riqualificazione energetica è concentrato in sole quattro regioni (Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna); meno del 2% del risparmio energetico è, invece, da associare alle ultime 4 regioni (Calabria, Basilicata, Valle D’Aosta e Molise). 


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Pubblicato il: 19/12/2012

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