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Cofely Italia presenta il Rapporto di Sostenibilità 2013

Il documento è stato redatto seguendo le linee guida internazionali G4 del Global Reporting Initiative, anticipandone di ben 2 anni l‘entrata in vigore, ed è stato oggetto di Assurance da parte di Bureau Veritas, organismo di riferimento a livello mondiale specializzato in attività di controllo, ispezione e certificazione.

Redazione ImpresaGreen

Grazie ai progetti di efficientamento energetico realizzati nel 2013, Cofely ha contribuito a una riduzione delle emissioni di COdi 94.900 tonnellate; attraverso le attività di sensibilizzazione sulla sicurezza sul lavoro ha ridotto il tasso di infortuni nell’ultimo triennio del 65% e generato, per gli stakeholder, nel 2013, 148,3 milioni di euro di valore aggiunto.  
Sono questi alcuni dei principali numeri emersi dal Rapporto di Sostenibilità 2013 di Cofely Italia, Gruppo GDF SUEZ, che opera in 6 distinti mercati (Amministrazione Pubblica, Infrastrutture, Sanità pubblica e privata, Terziario, Industria e Residenziale), a servizio di 54.000 clienti distribuiti su tutto il territorio nazionale.  
Il documento, articolato sulla base dei tre principali segmenti della sostenibilità - economica, sociale e ambientale – si rivolge a tutti gli stakeholder dell’azienda per comunicare numeri, risultati ed effetti generati dalle proprie attività nell’anno 2013.  
Sei anni fa, alla prima redazione del rapporto di sostenibilità di Cofely, iniziavamo a rendicontare le nostre prestazioni socio-ambientali formalizzando l’integrazione della sostenibilità nella nostra strategia aziendale e assumendo, nei confronti di tutti i portatori di interesse nelle nostre attività, una responsabilità inderogabile di trasparenza e di rendiconto delle nostre azioni -
spiega Enrico Colombo, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Cofely Italia -. In particolare, con la strategia contenuta nel “Progetto d’Azienda 2012-2015”, Cofely ha interiorizzato profondamente l’importanza dello sviluppo sostenibile poiché l’efficienza energetica e la riduzione dell’impatto ambientale costituiscono il proprio core business e la promessa al cliente. La strategia aziendale, pertanto, riflette l’articolazione dei tre principali ambiti della sostenibilità, ambientale, sociale ed economica ai quali sono associate le sette distinte priorità (sicurezza, etica, persone, processi, cliente, risultati, cash) che ne rappresentano i pilastri fondanti”.  
In breve, qui di seguito, i numeri chiave registrati dalla società nel 2013
  • In ambito di Sostenibilità Ambientale, oltre alla riduzione di più di 94.000 tonnellate di CO2 derivante dai principali progetti di efficientamento, si segnalano:
  - 7.684,36 tonnellate di CO2, la stima di emissioni che saranno evitate annualmente quando i principali progetti di efficientamento avviati nel 2013 saranno realizzati;   - 47.445 tonnellate di CO2, la riduzione delle emissioni dovute alla variazione del mix energetico di approvvigionamento degli impianti gestiti.  
  • In ambito di Sostenibilità Sociale, oltre alla riduzione del tasso di infortuni del 65%, si segnalano:
  quasi 40.000 ore di formazione erogate nell’anno 2013, pari a 19 ore di formazione a dipendente;   “People Review”, progetto volto alla valorizzazione dei collaboratori e alla crescita professionale,  per 182 persone.  
  • In ambito di Sostenibilità Economica, oltre ai 148,3 milioni di euro di valore generato e distribuito tra gli stakeholder si segnalano:
  circa 1 miliardo di euro di fatturato;   il punteggio di soddisfazione attribuito dai clienti a Cofely che è pari a 92,2 su 100;   circa 400.000 contatti assistiti dal call center (in crescita del 25% rispetto al 2012 e del 103% rispetto al 2011).    
“Sono orgoglioso di affermare – precisa Enrico Colombo - che, per ciò che riguarda gli obiettivi di sostenibilità ambientale quale aspetto più vicino al nostro business, le azioni da noi intraprese hanno permesso, solo nel 2013, una riduzione dei consumi e delle emissioni in atmosfera di oltre 150.000 tonnellate di CO2 e l’avvio al recupero della maggior parte dei rifiuti prodotti”.

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Pubblicato il: 16/09/2014

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