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Smart city, Milano: finanziamento da 90 milioni

L'importo, proveniente da MIUR e Regione è destinato a 14 progetti del Comune.

Redazione ImpresaGreen

Sono 14 i progetti che nei prossimi anni renderanno Milano sempre più smart e innovativa. Cinque finanziati dal Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca e nove dalla Regione Lombardia per un budget complessivo di oltre 90 milioni di euro.
La presentazione all’Università Bocconi in occasione della giornata incontro I progetti "Smart cities e Smart communities" della città di Milano: l’impatto sul territorio e la scalabilità attraverso l’impact investing” ideata dall’Assessorato alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico, Università e Ricerca del Comune di Milano e dalla Camera di Commercio. 

“Milano, hub dell’innovazione italiana, è ora alle prese con la sfida rappresentata dalle smart city. Oggi Milano smart, secondo i dati elaborati dalla Camera di commercio vale 128 miliardi per le 43mila imprese smart, con 334 mila addetti. A livello internazionale, in una classifica tra 500 città si posiziona a livello delle 10% più innovative - ha dichiarato Alberto Meomartini, vice presidente della Camera di commercio di Milano  -. Investire su una Milano smart significa migliorare la qualità della vita e rafforzare la competitività e l’attrattività della nostra città a livello internazionale a pochi mesi ormai da Expo. Una sfida che coinvolge i cittadini ma anche le imprese. Per questo la Camera di commercio, insieme al Comune, ha costituito l’associazione Milano Smart City che ha lo scopo di supportare le micro e piccole imprese nel cogliere le opportunità di business e i programmi di finanziamento che l’Unione Europea offre per la realizzazione di beni e servizi intelligenti e in tema di tecnologie digitali”.
Quattordici progetti che spaziano dalla mappatura dei servizi del sottosuolo per creare un catasto elettronico e gestire le risorse del territorio (Simulator). Oppure, sviluppare una piattaforma telematica e informatica di servizi e componenti per la logistica in ambito urbano, in grado di garantire la realizzazione di una comunità virtuale in rete mobile per diminuire l'impatto ambientale derivante dalla movimentazione di merci (Opti-Log). O, ancora, applicare una serie di tecnologie nella gestione delle risorse idriche (Sworm-net): realizzare un monitoraggio dei carichi inquinanti per orientare le azioni di controllo, utilizzare indicatori precoci di allerta capaci di attivare strategie di mitigazione su scala locale delle calamità. Valorizzare il patrimonio informativo del settore civile, rendendolo fruibile sia agli attori interni alla Giustizia, sia a quelli esterni (CCIAA, enti locali, privati ecc.), per rendere efficiente l’attività giudiziaria (PSC).
A conclusione della giornata, con la collaborazione di SDA Bocconi e in particolare con l’Impact Investing Lab, si è discusso dei modelli di business per progetti in ambito smart cities, per rendere i progetti sostenibili anche una volta esauriti i finanziamenti pubblici e di come costruire imprese nel settore smart cities in grado di attirare capitali di impact investing, individuando possibili indicatori capaci di quantificare l'impatto economico e sociale dei progetti sul territorio. L’impact investing del resto è un argomento centrale per il dibattito odierno e per questo incontro si attendono interlocutori da molte realtà quali università ed enti di ricerca, banche e fondi di venture capital, fondazioni ed enti pubblici.

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Pubblicato il: 04/12/2014

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