ERIGreed: la Smart Grid europea sarà più efficiente

Un progetto finanziato dall'UE ha steso le basi per l'impiego delle Smart Grid nell'incrementare l'uso di energia elettrica da fonti rinnovabili.

Autore: Redazione ImpresaGreen

Si è concluso ad aprile 2020 il progetto ERIGrid finanziato dalla Commissione Europea. Ha contribuito a promuovere lo sviluppo e l'uso di soluzioni Smart Grid in tutta Europa, e ha fornito agli ingegneri esterni l'accesso a strutture all'avanguardia per lo svolgimento di ulteriori ricerche.

Tutto parte dal Green Deal europeo e dalla conseguente necessità di incrementare l'uso delle fonti di energia rinnovabile per ridurre le emissioni. Integrare le reti elettriche con energia prodotta da impianti solari ed eolici è difficoltoso a causa delle fluttuazioni dell'offerta e della limitata capacità di stoccaggio. Da una parte la produttività dei suddetti impianti è strettamente legata alle condizioni climatiche. Dall'altra c'è la necessità di immagazzinare tale energia e di erogarla in maniera costante e sicura alle abitazioni e all'industria.

ERIGrid ha valutato l'impiego delle Smart Grid come soluzione virtuosa. Nei cinque anni di studi appena conclusi, gli addetti hanno riscontrato che si possono adottare tecnologie, applicazioni e infrastrutture per aiutare a gestire i sistemi di distribuzione dell'energia in modo efficace e intelligente. Gran parte della ricerca svolta in precedenza si era concentrata su aspetti specifici delle Smart Grid. ERIGrid invece ha adottato un approccio più olistico, che ha chiamato a raccolta i ricercatori di tutta Europa.
Il risultato è lo sviluppo di metodi, concetti e procedure comuni, che sono frutto del lavoro di 18 centri di ricerca e istituzioni europee, che dispongono di infrastrutture all'avanguardia. Si tratta a tutti gli effetti di un programma TA (Trans-national Activity), che ha offerto ai team esterni l'accesso gratuito ad alcune delle migliori strutture europee. 

Grazie a questa collaborazione, nell'aprile 2020 erano stati coinvolti circa 70 gruppi di ingegneri e ricercatori. Insieme hanno lavorato su una serie di argomenti relativi alle reti di distribuzione dell'energia, tra cui ICT, automazione, hardware per il controllo dell'alimentazione e produzione di nuovi componenti. I progetti hanno previsto che test delle soluzioni attraverso simulazioni in tempo reale.

Il programma TA ha prodotto risultati che contribuiranno a sviluppare reti energetiche intelligenti. Alcuni sotto progetti sono particolarmente notevoli. ECOSMIC ha elaborato un quadro di valutazione economica per le micro-reti, i cui risultati hanno fornito importanti indicazioni per un uso efficiente della produzione di energia decentrata per le reti elettriche residenziali urbane.
Il progetto LCA ha invece sviluppato una soluzione tecnologica atta a ridurre la dipendenza dell'industria energetica da un gas sintetico dannoso per l'ambiente: l'esofluoruro di zolfo (SF6). È ampiamente usato per prevenire i cortocircuiti, ma è fra i più dannosi gas a effetto serra. LCA impiega sensori innovativi e aria per isolare i circuiti con la stessa efficienza di SF6.

Inoltre, ERIGrid ha lavorato per fornire a ricercatori e ingegneri nuove conoscenze e strumenti. Il coordinatore del progetto Thomas Strasser sottolinea che grazie a ERIGrid "stiamo fornendo materiali formativi che affrontano tutta una serie di questioni e soddisfano i bisogni essenziali nel campo dei sistemi energetici e dell'energia. E stiamo aumentando la consapevolezza della necessità di convalidare le Smart Grid attraverso un'ampia collaborazione con le parti interessate."

I lavori non sono terminati: visto il successo del primo quinquennio, il progetto proseguirà per altri quattro anni con ERIGrid 2.0.

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