Microsoft reintegrerà più acqua di quella che consuma entro il 2030

Microsoft ha pubblicato i dettagli del suo progetto per reintegrare più acqua di quella che consuma entro il 2030.

Autore: Redazione ImpresaGreen

L'impegno di Microsoft per la tutela dell'ambiente ha un nuovo obiettivo: reintegrare più acqua di quella che consuma entro il 2030. Un proposito non meno difficile da raggiungere di quello per diventare carbon negative entro il 2050.

I motivi che hanno spinto l'azienda di Redmond a questa nuova decisione sono facili da comprendere: l'acqua è abbondante, ma quella potabile non è equamente distribuita né accessibile a tutti. La maggior parte degli sprechi di acqua è da imputare agli usi agricoli e industriali, ed è qui che Microsoft intende dare il buon esempio.

Il consumo idrico aziendale verrà gestito in due modi: da una parte riducendo l'intensità del consumo idrico, dall'altra ripristinando l'acqua nelle regioni in cui Microsoft opera. La strategia di rifornimento includerà investimenti in progetti come il ripristino delle zone umide e la rimozione di superfici impermeabili come l'asfalto, che aiuteranno a rifondere l'acqua nei bacini che ne hanno più bisogno. Gli sforzi saranno focalizzati su circa 40 bacini.

Le sedi virtuose

Il campus della Silicon Valley, in California, dispone di un sistema di raccolta dell'acqua piovana e di un impianto di trattamento dei rifiuti. Un sistema integrato di gestione dell'acqua gestirà e riutilizzerà le acque piovane e le acque reflue, così da risparmiare circa 20 milioni di litri di acqua potabile ogni anno.
Il nuovo campus di Herzliya, in Israele, dispone di impianti idraulici ad alta efficienza idrica. Inoltre, il 100% dell'acqua raccolta dai condizionatori d'aria sarà utilizzata per l'irrigazione delle piante. In India, il nuovo edificio nel campus di Hyderabad consentirà il trattamento e il riutilizzo al 100% delle acque reflue per l'irrigazione, i WC e altro. 

Il progetto per la riqualificazione del sito di Puget Sound prevede che tutti i nuovi edifici riutilizzino l'acqua piovana, con l'obiettivo di risparmiare più di 26 milioni di litri d'acqua all'anno. Non ultimo, il data center che sarà operativo in Arizona nel 2021 sfrutterà il raffreddamento adiabatico, che utilizza aria esterna invece di acqua. Questo, insieme all'uso di energia solare, dovrebbe consentire un risparmio di oltre 350 milioni di litri di acqua all'anno.

Microsoft intende inoltre lavorare per garantire la fornitura di acqua potabile e servizi igienico-sanitari sicuri in aree povere. Sta collaborando con organizzazioni non governative per aiutare le popolazioni in Brasile, India, Indonesia e Messico, e intende espandere questo lavoro in Cina, Malesia e Sud Africa.

Digitalizzazione dei dati sull'acqua

Microsoft è un produttore di software e di servizi, è quindi logico aspettarsi che metta in campo le proprie competenze digitali per raggiungere gli obiettivi ambientali che si è preposta. Tramite il programma AI for Earth intende impiegare la propria tecnologia per individuare le aree a maggiore stress idrico e ottimizzare gli investimenti per il rifornimento idrico delle regioni.

Il Vector Center collabora con governi e aziende di tutto il mondo per focalizzare i problemi di disponibilità e accessibilità dell'acqua. Sta digitalizzando i dati e ha sviluppato la piattaforma Perception Reality Engine su Azure per raccogliere, correlare e analizzare i dati e comporre un quadro generale di ciò che sta realmente accadendo in tempo reale. 

Il Perception Reality Engine utilizza dati sulle precipitazioni, le quantità d'acqua di superficie, la crescita delle piante e altro ancora per mappare la disponibilità di acqua in tutto il mondo e segnalare dove sono in corso o si verificheranno presto delle crisi.

Il coinvolgimento dei clienti

Microsoft sta sviluppando soluzioni per aiutare i clienti a ottimizzare il loro consumo di acqua e a favorirne la qualità e la conservazione. In questo senso verranno messe in campo tecnologie come l'IoT e l'Intelligenza Artificiale per la realizzazione di app per il monitoraggio remoto del consumo di acqua.
Si appoggia anche a fornitori come Schneider Electric per la fornitura di soluzioni digitali l'efficienza e la sostenibilità. L'azienda ha collaborato con Microsoft all'innovazione delle soluzioni su Azure per migliorare la gestione delle acque lungo il ciclo idrico. L'italiana Seequent si è affidata ad Azure per il suo lavoro di monitoraggio della qualità e quantità dell'acqua con il Water Replenishment District (WRD).

L'impegno delle aziende è notevole, per realizzare gli obiettivi è tuttavia imperativa la sensibilizzazione della politica. I Governi devono investire nell'aggiornamento e nell'espansione delle infrastrutture idriche per fornire acqua potabile sicura, gestire i livelli dell'acqua e proteggere le riserve contro gli impatti climatici, soprattutto nelle aree più vulnerabili.

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