Lucart, azienda produttrice di carta tissue, airlaid e carte monolucide per imballaggi flessibili, annuncia di avere dato il via libera a un
investimento di 10 milioni di euro per l’installazione di un nuovo
impianto di cogenerazione ad alto rendimento nello storico stabilimento di
Porcari, in provincia di Lucca. Completamente sviluppato e prodotto in Italia, il progetto sarà realizzato in collaborazione con
Baker Hughes che fornirà la propria tecnologia NovaLT12, 100% sviluppata e prodotta in Italia.
La turbina a gas
NovaLT12 che sarà installata a Porcari è in grado di fornire una potenza di
12.5 MW, con un rendimento cogenerativo che può raggiungere fino
all’85%.Allo stesso tempo, rispetto alle turbine di vecchia generazione,
NovaLT12 consente la riduzione delle emissioni di
CO2 e degli ossidi di azoto
(NOx) rispettivamente del
11% e del
40%. Il nuovo impianto, inoltre, consentirà di sperimentare al meglio l'uso dell'idrogeno quando sarà disponibile e di altre fonti rinnovabili.
“
Ora che Governo e Confindustria hanno finalmente trovato una strategia condivisa sugli indirizzi di politica industriale e sugli investimenti da mettere in campo affinché l'Italia sia protagonista nel panorama europeo, possiamo riprendere a investire nell’ottica di armonizzare sostenibilità e crescita industriale, come è sempre stato nel nostro DNA aziendale” - ha dichiarato
Massimo Pasquini CEO di Lucart. "L'annuncio di un piano per il Green New Deal, la transizione energetica e le misure concrete per la competitività delle filiere industriali ci consente infatti di guardare al futuro con più serenità, sicurezza e stabilità".
L’investimento di Porcari si colloca nell’ambito di una più ampia
strategia industriale di Lucart, da sempre coerente con le logiche di tutela dell’impatto ambientale, e che ora guarda al Green Deal europeo come una nuova importante occasione per rilanciare un comparto essenziale come quello della carta, sfruttando le potenzialità della decarbonizzazione.
Il nuovo impianto va a completare il piano di
rinnovamento energetico del Gruppo, la cui potenza complessiva autoprodotta negli stabilimenti italiani arriverà a raggiungere la soglia dei
32 MW.
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