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Green IT: un Patto europeo per la neutralità climatica dei data center

25 società, di cui 4 italiane, e 17 associazioni di tutta Europa adottano misure specifiche per rendere i data center neutri dal punto di vista climatico entro il 2030

Redazione ImpresaGreen

A un anno di distanza dall'adozione del Green Deal europeo, i principali provider di infrastrutture cloud e operatori di data center hanno creato il Patto per la neutralità climatica dei data center.

25 società, quattro delle quali italiane, e 17 associazioni hanno concordato un'iniziativa di autoregolamentazione per rendere i data center in Europa neutri dal punto di vista climatico entro il 2030. Le società che aderiscono al Patto rappresentano gli attori più importanti del settore cloud e dei data center in Europa. Si tratta di un impegno storico e senza precedenti da parte di un'industria per guidare in modo proattivo la transizione verso un'economia neutra dal punto di vista climatico.

L'Iniziativa di autoregolamentazione fissa traguardi ambiziosi che semplificheranno la transizione essenziale dell'Europa verso un'economia più verde. Inoltre, impegna i firmatari a garantire che i rispettivi data center siano neutri dal punto di vista climatico, fissando obiettivi misurabili ambiziosi per il 2025 e il 2030 nelle seguenti aree: provare l'efficienza energetica con obiettivi misurabili; acquistare energia 100% priva di carbonio; dare priorità alla conservazione dell'acqua; riutilizzare e riparare server; e infine cercare modi per riciclare il calore. È previsto che i progressi verso la realizzazione di data center neutri dal punto di vista climatico vengano monitorati dalla Commissione europea due volte l'anno.

climate neutral dc

Tra i firmatari del Patto vi sono i principali provider di servizi cloud e operatori di data center, alcuni dei quali italiani, come Aruba, Irideos, ITnet e Seeweb, accanto a 3DS Outscale, Altuhost, Atos, AWS (Amazon Web Services), CyrusOne, Data4, Digiplex, Digital Realty/Interxion, Equinix, FlameNetworks, Gigas, Google, Ikoula, Ilger.com, Infoclip, LCL, Leaseweb, NTT, OVHcloud, Register e Scaleway.

Le Associazioni di categoria che hanno firmato il Patto sono invece: CISPE - Cloud Infrastructure Services Providers in Europe, EUDCA - European Data Centre Association, Cloud28+, Cloud Community Poland, Danish Cloud Community, Datacenter Industrien, Data Centre Alliance, Dutch Datacenter Association, Dutch Hosting Providers Association (DHPA), Eco – Alliance for the Strengthening of Digital Infrastructures in Germany, EuroCloud Croatia, EuroCloud France, France Datacenter, Host in Scotland, IKN Norge, ISPConnect e TechUK.

"Sia l'efficienza energetica sia l'energia autoprodotta localmente con fonti rinnovabili riflettono la visione di Aruba di un futuro sostenibile. Infatti, grazie a sistemi di pannelli solari fotovoltaici e centrali idroelettriche di nostra proprietà, stiamo già producendo più energia verde di quanta ne avremmo effettivamente bisogno nei nostri data center. Questo genera un'impronta di carbonio negativa in tutte le nostre operazioni e ci consente di supportare le nostre attività e quelle dei nostri clienti con un impatto ambientale pari a zero. Scegliendo data center climaticamente neutri, ora tutti possiamo contribuire attivamente al futuro del nostro pianeta", ha commentato Stefano Cecconi, Amministratore Delegato di Aruba e Vicepresidente di CISPE.

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Pubblicato il: 26/01/2021

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