Questa tecnologia permette ai mezzi pesanti una riduzione delle emissioni del 15%, un abbattimento dei costi di gestione fino al 25% e una diminuzione dei consumi di carburante del 20% rispetto ai motori tradizionali.
Ridurre sensibilmente le emissioni di CO2 grazie all’uso del Mild Hybrid. È l’obiettivo dell’azienda jesina Green Vehicles, che punta su un sistema di propulsione ibrida più sostenibile per l’ambiente e in grado di migliorare l’efficienza energetica di camion, furgoni e bus compresi tra 3,5 e 7 tonnellate. Questa tecnologia, frutto di una ricerca sviluppata nelle Marche, a partire dalla tesi di laurea dell’ingegnere Lodovico Basilici Menini, permette ai mezzi pesanti una riduzione delle emissioni del 15%, un abbattimento dei costi di gestione fino al 25% e una diminuzione dei consumi di carburante del 20% rispetto ai motori tradizionali.
Il Mild Hybrid è la tecnologia più semplice con cui una vettura può essere omologata come ibrida: il motore elettrico di piccole dimensioni partecipa attivamente alla trazione del mezzo e viene alimentato da una batteria di dimensioni altrettanto contenute.
La proposta del marchio jesino è un kit di ibridizzazione per veicoli con motori endotermici after market, che consente l’installazione del sistema ibrido anche su veicoli già in circolazione. Si tratta di un brevetto internazionale che è stato sviluppato nelle Marche grazie ai fondi di Next Appennino, il programma di rilancio per le regioni colpite dal terremoto 2016 nel Centro Italia.
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