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Commissione UE: porre fine alla dipendenza energetica dell'Europa dalla Russia

La Commissione ha annunciato che collaborerà con gli Stati membri per garantire che l'eliminazione graduale a livello dell'UE delle importazioni di energia russa sia graduale e ben coordinata in tutta l'Unione.

Redazione ImpresaGreen

L'UE porrà fine alla sua dipendenza dall'energia russa interrompendo le importazioni di gas e petrolio russi ed eliminando gradualmente l'energia nucleare russa, garantendo nel contempo la stabilità dell'approvvigionamento energetico e dei prezzi in tutta l'Unione. La tabella di marcia REPowerEU, presentata dalla Commissione europea, spiana la strada per garantire la piena indipendenza energetica dell'UE dalla Russia.

Nonostante i notevoli progressi compiuti nell'ambito del piano REPowerEU e attraverso le sanzioni dall'invasione russa dell'Ucraina, nel 2024 l'UE ha registrato una ripresa delle importazioni di gas russo. Sono pertanto necessarie azioni più coordinate, in quanto l'eccessiva dipendenza dell'UE dalle importazioni di energia dalla Russia rappresenta una minaccia per la sicurezza.

La presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha dichiarato: "La guerra in Ucraina ha brutalmente messo in luce i rischi di ricatto, coercizione economica e shock dei prezzi. Con REPowerEU abbiamo diversificato il nostro approvvigionamento energetico e ridotto drasticamente la precedente dipendenza dell'Europa dai combustibili fossili russi. È giunto il momento che l'Europa interrompa completamente i suoi legami energetici con un fornitore inaffidabile. E l'energia che arriva nel nostro continente non dovrebbe pagare per una guerra di aggressione contro l'Ucraina. Lo dobbiamo ai nostri cittadini, alle nostre imprese e ai nostri coraggiosi amici ucraini."

La tabella di marcia stabilisce una graduale rimozione del petrolio, del gas e dell'energia nucleare russi dai mercati dell'UE, che avverrà in modo coordinato e sicuro man mano che avanzeremo nella nostra transizione energetica. Le misure sono state concepite per preservare la sicurezza dell'approvvigionamento energetico dell'UE, limitando nel contempo qualsiasi impatto sui prezzi e sui mercati.

A partire dal 2025, si prevede che le forniture globali di GNL cresceranno rapidamente, mentre la domanda di gas diminuirà. Con la piena attuazione del quadro per la transizione energetica e del piano d'azione per l'energia a prezzi accessibili, l'UE dovrebbe sostituire fino a 100 miliardi di metri cubi di gas naturale entro il 2030, il che significa una diminuzione della domanda di 40-50 miliardi di m3 entro il 2027. Allo stesso tempo, le capacità di GNL dovrebbero aumentare di circa 200 miliardi di m3 entro il 2028, ossia cinque volte di più delle attuali importazioni di gas russo dell'UE.

Per quanto riguarda il gas, le prossime proposte miglioreranno la trasparenza, il monitoraggio e la tracciabilità del gas russo nei mercati dell'UE. Fondamentalmente, saranno evitati nuovi contratti con i fornitori di gas russo (gasdotto e GNL) e i contratti spot esistenti saranno interrotti entro la fine del 2025. Questa misura garantirà che già entro la fine di quest'anno l'UE abbia ridotto di un terzo le rimanenti forniture di gas russo. La Commissione proporrà inoltre di interrompere tutte le restanti importazioni di gas russo entro la fine del 2027.

Nell'ambito della tabella di marcia, la Commissione proporrà inoltre nuove azioni per affrontare la questione della flotta ombra russa che trasporta petrolio. Per quanto riguarda il nucleare, le proposte che arriveranno il mese prossimo includeranno misure sulle importazioni russe di uranio arricchito, nonché restrizioni sui nuovi contratti di fornitura cofirmati dall'Agenzia di approvvigionamento dell'Euratom (ESA) per l'uranio, l'uranio arricchito e altri materiali nucleari provenienti dalla Russia. È inoltre prevista un'iniziativa europea per la valle dei radioisotopi per garantire l'approvvigionamento dell'UE di radioisotopi medici attraverso un aumento della produzione propria.



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Pubblicato il: 07/05/2025

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