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Confimi Alimentare: consumi verso proteine e salutismo, ma scelta non sempre nasce dal benessere

Alessandro Tatone, presidente di Confimi Industria Alimentare: “Polarizzazione del mercato mette a rischio le Pmi”.

Redazione ImpresaGreen

“Per le imprese è sempre più difficile assicurare qualità, sostenibilità e accessibilità: il contesto dell’industria agroalimentare richiede una flessibilità che le pmi, in periodi di crisi, faticano a garantire”. Così Alessandro Tatone, presidente di Confimi Industria Alimentare, commenta il carrello della spesa degli italiani che rivela un mercato sempre più polarizzato tra risparmio e alta qualità.

Secondo gli ultimi dati del Centro studi della Confederazione, le scelte di acquisto continuano a trasformarsi, riflettendo tendenze economiche, sociali e culturali in rapida evoluzione.

Lo scontrino medio al supermercato è sceso da 33,34 euro a 31,42 euro in un anno, segnale di una maggiore attenzione al risparmio nonostante un’inflazione complessivamente stabile. Si osserva una migrazione verso proteine più economiche, come pollo e maiale, a scapito del bovino. Allo stesso tempo, però, cresce la domanda di carni “premium” che sottolinea un divario tra chi deve contenere i costi e chi può puntare su prodotti di alta gamma.

“Dietro alla scelta salutistica non c’è sempre il benessere”, spiega Tatone: “Molti consumatori optano per legumi, uova e proteine vegetali non solo per motivi di salute, ma per necessità economiche. Il rischio è che questa tendenza, se guidata solo dal prezzo, penalizzi la filiera di qualità e le piccole imprese che investono in innovazione e sostenibilità”

. La crisi delle materie prime ha avuto effetti a catena: se l’inflazione generale è sotto controllo, alcuni prodotti come il caffè registrano rincari significativi, mettendo in difficoltà non solo i consumatori: “Le piccole imprese alimentari sono strette tra costi di produzione in aumento e la necessità di mantenere prezzi accessibili”, conclude Tatone: “Servono politiche che sostengano la filiera per evitare che il mercato si polarizzi ulteriormente”.



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Pubblicato il: 09/05/2025

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