Investimenti per oltre 130 milioni di euro nei prossimi 10 anni per rafforzare l’efficienza e la resilienza del sistema elettrico regionale; grazie alla Programmazione Territoriale Efficiente, una pianificazione più sicura, integrata e sostenibile delle infrastrutture energetiche.
Il Piano di Sviluppo della rete elettrica nazionale 2025-2034 è stato al centro di un incontro tra Terna e la Regione Calabria, che prevede per la Calabria investimenti per oltre 130 milioni di euro nel prossimo decennio. Tra gli elementi centrali si distingue la Programmazione Territoriale Efficiente, un modello innovativo che permette di gestire in maniera coordinata e sostenibile le crescenti richieste di connessione. A questo si affianca la realizzazione di infrastrutture progettate per rafforzare la sicurezza del sistema e incrementare la capacità intrazonale, facilitando lo scambio di energia all’interno delle zone di mercato, a vantaggio dell’integrazione delle fonti rinnovabili e della riduzione delle congestioni locali.
In questo scenario, la Calabria riveste un ruolo strategico: è tra le regioni del Sud Italia che registrano un’elevata domanda di connessioni alla rete da parte di impianti alimentati da fonti rinnovabili, un trend che interessa in modo significativo l’intero Mezzogiorno e le isole. Una crescita supportata da un adeguato sviluppo infrastrutturale rappresenta quindi un’opportunità concreta di valorizzazione e sviluppo per il territorio.
Il sistema elettrico regionale si sviluppa attualmente lungo due direttrici principali a 380 kV tra le province di Reggio Calabria e Cosenza, collegate alle stazioni di trasformazione di Rizziconi e Laino. Questa rete rappresenta l’asse portante su cui si sviluppano le principali opere previste dal Piano.
Tra queste, il collegamento sottomarino in corrente alternata a 380 kV Bolano–Annunziata, autorizzato a settembre 2024 e attualmente in fase di realizzazione, unirà la Sicilia alla Calabria. L’opera consentirà di incrementare la capacità di interconnessione tra l’isola e il continente, migliorando la sicurezza e l’affidabilità del sistema elettrico nel Mezzogiorno.
Sempre nel nord della Regione è prevista la realizzazione dell’elettrodotto a 380 kV Laino–Altomonte, progettato per incrementare la capacità di scambio con il Sud Italia. L’intervento, che utilizza in parte infrastrutture esistenti come il tratto “Laino–Rossano”, consentirà inoltre la rimozione di oltre 90 km di linee aeree, di cui 59 all’interno del Parco del Pollino.
Un ulteriore progetto strategico è la nuova linea Calusia–Mesoraca–Belcastro–Catanzaro, accompagnata da un’ampia razionalizzazione della rete locale, con la demolizione di 83 km di linee e la rimozione di 285 sostegni, a beneficio dell’ambiente e della qualità del servizio.
Completa il quadro degli interventi la Dorsale Ionica–Tirrenica, una nuova infrastruttura in corrente continua parte del progetto Hypergrid, che collegherà la Sicilia ionica al Lazio, passando per la Calabria. L’opera si compone di due tratte: la prima, HVDC Ionian Link, collegherà Priolo (Siracusa) a Rossano (Cosenza); la seconda collegherà Rossano a Montecorvino (Salerno) e poi fino a Latina, includendo un tratto sottomarino e il riutilizzo di elettrodotti esistenti per il tratto terrestre, al fine di minimizzare l’impatto ambientale.
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