Il Report pubblicato oggi evidenzia che lo scorso anno sono state oltre 540mila le tonnellate di rifiuti elettrici domestici e professionali gestite in Italia dagli impianti di trattamento, in crescita del 5,9% rispetto all’anno precedente.
Il Centro di Coordinamento RAEE presenta il report Gestione RAEE, il documento che analizza i flussi di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) trattati nel 2024 dagli impianti autorizzati su tutto il territorio nazionale.
Il rapporto, disponibile da oggi sul sito www.cdcraee.it nella sezione Rapporti gestione RAEE, offre un quadro dettagliato dell’attività degli impianti di trattamento e del loro ruolo chiave nell’economia circolare fornendo una visione complessiva dei volumi di RAEE trattati nel nostro Paese.
I dati del Rapporto sono il risultato delle dichiarazioni delle aziende che gestiscono i RAEE tenute (art. 33 e 34 D.Lgs 49/2014) a comunicare al Centro di Coordinamento RAEE i volumi di rifiuti elettronici gestiti nel corso dell’anno precedente. Sulla base di queste dichiarazioni fornite ogni anno, il Centro di Coordinamento monitora l’andamento dell’Italia rispetto ai target di raccolta fissati dall’Unione Europea.
Crescita della raccolta complessiva: +5,9%
Nel 2024 gli impianti di trattamento italiani hanno trattato complessivamente 540.854 tonnellate di RAEE, in crescita del 5,9%, oltre 30mila tonnellate in più rispetto al 2023. Il risultato positivo è trainato in particolare dalla crescita dei RAEE di origine professionale che segnano un incremento significativo del 18,4% rispetto all’anno precedente, raggiungendo le 170.269 tonnellate (contro le 143.798 del 2023). Il dato è doppiamente positivo in considerazione della flessione registrata l’anno precedente.
Più stabile, ma comunque in crescita e anch’esso in controtendenza rispetto al trend negativo del 2023, il flusso dei RAEE domestici, che nel 2024 ha raggiunto quota 370.585 tonnellate, con un incremento dell’1% rispetto all’anno precedente.
In termini di incidenza sul totale dei volumi trattati, i RAEE di provenienza domestica continuano a rappresentare la maggioranza assoluta (quasi il 70%) seppure in lieve flessione rispetto al 2023, mentre il restante 30% si compone di RAEE professionali.
Similarmente a quanto emerso nel 2023, anche nel 2024 le dichiarazioni degli impianti sui volumi di RAEE di origine domestica confermano il trend positivo già emerso dalla raccolta rendicontata dai Sistemi Collettivi al CdC RAEE e presentata nel recente Rapporto Annuale. A conferma del fatto che la quasi totalità dei quantitativi di rifiuti tecnologici gestiti, pari al 97% del totale, è stata raccolta nell’ambito del sistema coordinato dal CdC RAEE.
L’analisi per raggruppamento mostra un andamento disomogeneo:
Nel settore professionale, le dinamiche per categoria sono particolarmente interessanti:
(-8,8%)
Cresce la raccolta, ma cala il tasso di raccolta
Accanto ai dati assoluti, il rapporto “Gestione RAEE” offre una fotografia del tasso di raccolta, l’elemento che consente di verificare l’andamento del nostro Paese rispetto agli obiettivi di raccolta fissati a livello europeo.
Nonostante l’incremento dei volumi trattati, il tasso nazionale registrato nel 2024 rimane ancora distante dall’obiettivo europeo del 65% e si ferma al 29,64%.
Questo cortocircuito in termini di risultati si spiega perché il target di raccolta è dato dal rapporto tra i RAEE avviati a trattamento nell’anno di riferimento rispetto alla media delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) immesse sul mercato nel triennio precedente.
Lo scorso anno l’immesso, in particolare quello riferito al canale professionale, è cresciuto più della raccolta, (nella tabella i dettagli per singola categoria), di conseguenza il tasso di raccolta si è ridotto, aumentando ulteriormente il trend di decrescita che si è evidenziato a partire dal 2019 e al momento distante quasi 36 punti percentuali dal target del 65% fissato dall’Unione europea.
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