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Fotovoltaico in estate: 5 strategie per massimizzare i risparmi ed evitare sprechi

“Durante la stagione estiva il fotovoltaico è al massimo della produttività, ma anche al minimo della sua valorizzazione se si vende molta energia alla rete”, ha affermato Andreas Thorsheim, CEO di Otovo. “Se, però, l’energia solare viene utilizzata subito o immagazzinata per quando occorre, l’impianto può dare il meglio a livello di risparmi. Ed è proprio questo il segreto per massimizzare i ritorni dal fotovoltaico”.

Redazione ImpresaGreen

L’estate è la stagione più produttiva per il fotovoltaico residenziale in tutta Europa, ma è anche il periodo in cui i proprietari di casa rischiano di non poter beneficiare di tutto il potenziale risparmio. Anche se la produzione di energia solare nel corso delle lunghe giornate estive è spesso particolarmente elevata, i ritorni economici possono, infatti, ridursi drasticamente se l’energia in eccesso viene immessa in rete, invece di essere utilizzata direttamente per la propria abitazione. Una nuova indagine del Centro Studi Otovo, uno dei principali fornitori europei di soluzioni per il fotovoltaico, rivela che le case prive di sistemi di accumulo o di una gestione consapevole dei consumi si trovano nella condizione di non capitalizzare completamente i vantaggi offerti dall’energia generata dagli impianti solari dei mesi estivi.

Un’abitazione italiana media con un impianto fotovoltaico da 4 kWp, infatti, tra giugno e settembre, produce circa 2.000 kWh, dei quali solo il 45% viene consumato direttamente, mentre i restanti 1.100 kWh, in assenza di un sistema di accumulo, vengono immessi automaticamente in rete. Tuttavia, in Italia, come in molti altri Paesi europei, l’elettricità non autoconsumata e, quindi, ceduta alla rete viene remunerata in misura decisamente inferiore rispetto al prezzo dell’energia acquistata. A giugno 2025 i prezzi medi del mercato per l’energia solare prodotta in eccesso e non autoconsumata hanno oscillato tra 0,02 e 0,10 euro per kWh, mentre le famiglie hanno speso tra 0,22 e 0, 28 euro per kWh per l’elettricità prelevata dalla rete quando i loro impianti fotovoltaici non hanno potuto soddisfare il fabbisogno domestico, come ad esempio di notte o in caso di giornate molto nuvolose.

Questo squilibrio può comportare per una famiglia che immette sulla rete elettrica 1.100 kWh e ne riacquista una quantità simile, una perdita che, a seconda delle tariffe di mercato, è tra 132 e 220 euro nel corso dell’estate (Calcolo: 1.100 kWh × (Prezzo acquisto energia €0,22–€0,28 – Prezzo vendita alla rete €0,02–€0,10)).

Con un sistema di accumulo, la situazione cambia radicalmente, visto che le abitazioni dotate di una batteria da 5 kWh possono immagazzinare e consumare fino al 70–75% della propria produzione estiva, ossia circa 1.400–1.500 kWh, utilizzando nelle ore serali e notturne l’energia prodotta in surplus durante il giorno. Di conseguenza, solo 500–600 kWh verrebbero cedute alla rete e la quantità di elettricità da acquistare sarebbe notevolmente più contenuta, consentendo di ottenere in estate un risparmio superiore a 100 euro, grazie a un incremento del 45–55% della quota di energia effettivamente sfruttata rispetto a un impianto privo di batteria.

Gli esperti di Otovo propongono cinque strategie per aiutare le famiglie a sfruttare al meglio l’energia solare nei mesi estivi.

1. Immagazzinare l’energia in eccesso con una batteria

Il modo più efficace per aumentare i risparmi è installare un sistema di accumulo. Le batterie permettono di immagazzinare l’energia prodotta durante la giornata e di avvalersene successivamente, soprattutto la sera, quando il sole è tramontato e normalmente i consumi aumentano. Con una batteria, l’autoconsumo può salire dal 45% a oltre l’85%, consentendo di ridurre drasticamente gli acquisti di energia dalla rete e proteggendo la casa dai picchi di prezzo nelle ore di punta.

2. Utilizzare il più possibile gli elettrodomestici nelle ore diurne

Per le abitazioni dotate di impianti fotovoltaici senza batteria, la strategia più efficace è il cosiddetto “load shifting”, ovvero lo spostamento dei consumi nelle ore diurne. Utilizzare elettrodomestici come lavatrici, lavastoviglie o scaldabagni elettrici durante il giorno, anche tramite programmazione, consente, infatti, di allineare i consumi alla produzione solare e di aumentare l’autoconsumo con conseguente riduzione sia dell’energia ceduta alla rete a basso prezzo, sia di quella acquistata a tariffe più elevate.

3. Pre-raffrescare la casa in anticipo

Nelle abitazioni dotate di pompe di calore o condizionatori, è possibile pianificare in modo intelligente i consumi energetici. Anche se il fabbisogno si concentra spesso nelle ore serali, iniziare a raffrescare l’ambiente già nel primo pomeriggio, quando l’output dell’impianto è al suo picco, consente di modificare la temperatura degli ambienti in anticipo, creando una sorta di accumulo termico che contribuisca a garantire comfort anche nelle ore successive. In questo modo si riduce il ricorso all’energia elettrica nelle ore serali, una strategia che risulta particolarmente efficace durante le ondate di calore estive, quando la richiesta di raffrescamento aumenta sensibilmente.

4. Installare un sistema di gestione intelligente dell’energia (HEMS)

Un sistema di gestione intelligente dell’energia domestica (HEMS) può spostare automaticamente i carichi energetici in base alla resa fotovoltaica, ai prezzi dell’elettricità e alle abitudini di consumo. Per esempio, può posticipare la ricarica dell’auto elettrica finché non c’è sufficiente produzione solare o attivare il boiler durante i picchi di energia generata dall’impianto fotovoltaico. Questi sistemi automatizzano la gestione, eliminando le incertezze e garantendo prestazioni sempre ottimali.

5. Dimensionare correttamente l’impianto in base alle proprie esigenze

Gli impianti fotovoltaici sovradimensionati, soprattutto in estate, rischiano di generare quantità in eccesso di energia, che viene immessa in rete a basso prezzo quando non viene consumata. Otovo consiglia di progettare l’impianto in base al proprio profilo di consumo giornaliero e tenendo sempre in considerazione la possibilità di integrazione con un sistema di accumulo.



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Pubblicato il: 27/06/2025

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