Grazie a questa nuova tecnologia l’impianto BSGreen ha ottenuto una riduzione nell’utilizzo di prodotti chimici, un abbattimento dei costi e un minore impatto ambientale.
Gruppo RE2sources, tra i leader italiani nella produzione di biogas e biometano ottenuti dal trattamento di scarti organici, rifiuti e sottoprodotti di origine animale, annuncia l’introduzione di una nuova tecnologia di desolforazione all’interno di BSGreen, l’impianto del Gruppo sito a San Nicolò d’Arcidano (OR) e dedicato alla trasformazione e rigenerazione degli Scarti di Origine Animale (SOA) attraverso un processo di digestione anaerobica che porta alla produzione di biogas.
Il processo di produzione del biogas prevede una fase iniziale di metanizzazione, seguita da una fase desolforazione, finalizzata alla separazione del solfuro di idrogeno (H2S).
La desolforazione viene ordinariamente eseguita mediante scrubber chimici a base di soda. In questo processo, il fluido viene introdotto in una torre scrubber in controcorrente con il biogas generato nel digestore. Il liquido viene raccolto sul fondo e trattato poi in una vasca di ossidazione, in cui viene rigenerato mediante l’iniezione di aria, l’aggiunta della soda e di un catalizzatore. Questi ultimi reagiscono con gli ioni generati dalla dissociazione dell’idrogeno solforato, facendo precipitare lo zolfo e rigenerando il fluido da riutilizzare all’interno dello scrubber.
Nel caso venga utilizzata la tecnologia standard, è presente un sedimentatore che separa, per sedimentazione, le particelle di zolfo, le quali tendono a depositarsi sul fondo, mentre la parte liquida viene reintrodotta nella vasca di ossidazione. Sul fondo del sedimentatore è installata una valvola temporizzata che si apre, permettendo l’espulsione delle particelle depositate assieme a una consistente quantità del fluido stesso, per poi richiudersi.
La principale problematica associata a questa tecnologia risiede nel fatto che, oltre alle particelle di zolfo e agli altri elementi sedimentati, viene rilasciata anche una notevole quantità di fluido difficilmente recuperabile.
Per tali ragioni, Gruppo RE2sources, nell’impianto BSGreen, ha introdotto una tecnologia innovativa che sostituisce il sedimentatore con un sistema basato sulla filtrazione, il quale, durante il passaggio del fluido, trattiene le particelle di zolfo separandole dalla frazione liquida, la quale viene poi riutilizzata nello scrubber desolforatore.
Una volta purificato, il biogas prodotto viene utilizzato dal cogeneratore per ottenere energia elettrica e termica. Lo zolfo viene, invece, recuperato come materia che può essere aggiunta al digestato solido e trasferito nelle bio-celle per la produzione di un compost di maggiore qualità. La parte liquida del digestato, infine, viene trasferita in una vasca (vasca del filtrato) per il recupero in agricoltura.
Questa nuova tecnologia riduce notevolmente i consumi di prodotti chimici, in quanto il loro utilizzo ora non è più legato alla necessità di reintegro dovuto alla fuoriuscita del fluido dal sedimentatore, ma è in funzione del loro reale consumo durante il processo di desolforazione.
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