Il 94% dei giovani è attento all’ambiente, ma il 42% delle famiglie non conosce le 5R.
La sostenibilità non è una moda né un tema di principio: per giovani e famiglie italiane è una priorità concreta, con unvalore medio di 8,7 su 10 tra i giovani e 8,5 tra le famiglie svantaggiate. Ma tra attenzione dichiarata e comportamenti strutturati resta un divario, dovuto soprattutto a costi elevati, scarsa chiarezza delle informazioni e difficoltà di accesso agli strumenti. È quanto emerge dall’ultima indagine realizzata dall’Istituto Piepoli per Udicon nell’ambito del progetto nazionale “5R – Evolution: un futuro verde”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e promosso in collaborazione tra Udicon Nazionale, Udicon Regionali e Road to green.
Secondo la ricerca,la sostenibilità è un tema sentito dal 94% dei giovani e dal 92% delle famiglie svantaggiate, ma la conoscenza delle 5R – Riduci, Riusa, Ricicla, Ripara, Recupera – resta limitata: se tra i giovani tre su quattro dichiarano di conoscerle, il 42% delle famiglie non ne ha mai sentito parlare. Un dato che segnala una disuguaglianza informativa ancora marcata.
“L’interesse è forte, soprattutto tra i giovani, ma va trasformato in azioni concrete. La scarsa conoscenza delle 5R conferma quanto formazione e informazione siano fondamentali per il cambiamento quotidiano”, affermaMartina Donini, presidente nazionale di Udicon.
Sul piano dei comportamenti, l’indagine fotografa una sostenibilità praticata soprattutto nelle azioni più immediate:oltre il 90% degli intervistati limita lo spreco alimentare e pratica la raccolta differenziata, mentre diventano più complessi i cambiamenti strutturati, come la mobilità sostenibile, adottata solo dal 57% di giovani e famiglie. Cresce invece l’attenzione nelle scelte di acquisto: negli ultimi sei mesioltre il 90% dei giovani e più dell’80% delle famiglie svantaggiate ha acquistato prodotti locali o biologici, privilegiando qualità, prezzo e origine rispetto alla marca, che risulta il criterio meno rilevante. Guardando al futuro, oltre l’80% degli intervistati dichiara di voler aumentare i comportamenti sostenibili, riducendo i consumi energetici e orientando maggiormente gli acquisti. A frenare il cambiamento, tuttavia, non è la mancanza di volontà.Il principale ostacolo indicato è il costo (32%), seguito dalla scarsa chiarezza delle informazioni (28%) e dalle abitudini consolidate (23%).
“Non possiamo chiedere alle persone di essere più sostenibili senza offrire strumenti concreti e accessibili. Oggi, molti cittadini si trovano a dover affrontare scelte complicate, tra etichette poco chiare e prezzi non sempre alla portata. Con il progetto 5R–Evolution vogliamo accompagnare concretamente i cittadini verso comportamenti più responsabili, attraverso attività gratuite e accessibili come swap party, workshop, corsi edutainment e sportelli di supporto”, conclude Donini.
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