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Unione Europea, nuovi standard energetici per gli edifici pubblici

La misura a partire dal 2018, e dal 2020 verrà estesa a tutte le tipologie di costruzione. Obiettivo: 100 miliardi di euro di risparmio sulla bolletta energetica

Redazione GreenCity

L'Unione Europea ha in preparazione una nuova direttiva sulle Prestazioni Energetica degli Edifici, con l'indicazione di una serie di standard da rispettare per quanto riguarda i consumi di energia.
Inizialmente (fino al 2018) la direttiva coinvolgerà esclusivamente gli edifici pubblici. Dal 2020, invece, anche gli edifici commerciali e residenziali dovranno seguire queste indicazioni.
L'obiettivo è ridurre i consumi energetici dell'UE, e quindi anche la sua dipendenza dall'importazione di petrolio, gas naturale, e altre forme di energia, che ha spesso messo a dura prova diversi paesi membri dell'UE (vedi il caso delle frequenti "guerre del gas" tra Ucraina e Russia, che negli anni scorsi ha lasciato al freddo molti dei paesi dell'Europa orientale).  
Il Parlamento UE voleva un provvedimento che prevedesse che tutti gli edifici di nuova costruzione fossero di fatto a impatto zero a partire dal 2018. Diversi Stati Membri hanno protestato, definendo il traguardo del tutto irraggiungibile: da qui il compromesso di una prima data per tutti gli edifici pubblici e una seconda per tutti gli altri. La misura riguarda comunque solo le nuove costruzioni.
L'emissione della Direttiva fa seguito alla pubblicazione, lo scorso mese, di un report a sostegno di un programma di investimenti nell'efficienza energetica sostenuto dalla Banca Europea degli Investimenti per ristrutturare 15 milioni di edifici nei prossimi dieci anni.  
"Molti miglioramenti nell'efficienza energetica sono in grado di ripagare se stessi grazie ai risparmi che consentono nei consumi" si legge nel report della Commissione Europea.
La Commissione stima che l'iniziativa potrebbe creare 300mila posti di lavoro, che salgono a 1,1 milioni se si prende in considerazione anche l'indotto. L'effetto sulla bolletta energetica potrebbe essere di circa 100 miliardi di euro.

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Pubblicato il: 23/11/2009

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