Legambiente presenta l'annuale rapporto sulle condizioni dei nostri mari: moltissimi sono i problemi ma c'è anche chi cerca di risolverli.

Ora il provvedimento è stato ritirato, ma c'è da scommettere che periodicamente verrà riproposto. Altrettanto spudorata da meritare un Oscar ex aequo è l'iniziativa della Est Capital, una società padovana che ha voluto spacciare una lottizzazione in grande stile al Lido di Venezia con relativa costruzione di tre torri alte 20 metri, come un progetto di "riqualificazione del Parco della Favorita", come se un Parco, sia pur malridotto, potesse mai trarre beneficio da una colata di cemento. L'Oscar per la monotonia va al privato che sta realizzando l'ennesimo porto turistico a Montenero di Bisaccia (CB) a ridosso della foce del Trigno e a pochi chilometri da numerosi altri porti turistici per un totale (attuale) di 2.341 posti barca in appena 70 km di litorale.
Il tutto per estrarre, a detta del Ministero dello Sviluppo Economico, il greggio sufficiente a mandare avanti il nostro Paese per venti mesi. Appena venti mesi di autonomia energetica a fronte di un rischio inquinamento enorme che, in caso di disastro ambientale, ipotecherebbe per sempre il futuro delle nostre coste. A completare il quadro, tra i nuovi nemici del mare non possiamo non citare la plastica, il rifiuto più presente nei nostri mari con percentuali che oscillano fra il 60 e il 95% a seconda delle aree. Secondo l'Arpa Toscana, ad esempio, il materiale plastico tra i rifiuti presenti nelle acque dell'arcipelago toscano prelevati dai pescatori a strascico, è pari al 73%, il tutto in pieno Santuario dei cetacei. Sarebbero invece 500 le tonnellate di rifiuti in plastica che complessivamente galleggiano nel Mediterraneo, mentre secondo l'Istituto francese di ricerca sullo sfruttamento del mare e l'Università belga di Liegi, nell'estate 2010 la concentrazione più alta di plastica nel Mediterraneo era nel nord del Tirreno e a largo dell'Isola d'Elba con 892.000 frammenti plastici per kmq, rispetto ad una media di 115.000.
Ma Mare Monstrum 2011 registra anche tanti segnali positivi, in particolare il lavoro di tante Procure e amministrazioni locali che hanno saputo invertire la tendenza negativa e trovare gli strumenti giusti per contrastare efficacemente i pirati del mare e della costa. A cominciare dal lavoro della precedente amministrazione comunale di Rossano (CS) che ha demolito metà degli ottanta villini costruiti sul demanio marittimo e ci auguriamo che la nuova amministrazione concluda l'opera. Per continuare con quella di Isola Capo Rizzuto, dove sindaco e prefetto stanno combattendo una dura battaglia contro l'abusivismo in un contesto largamente ostile. E poi ancora con il lavoro della sezione ambientale della Procura di Napoli che dal 2007 al 2010 ha visto diminuire i procedimenti giudiziari a carico di soggetti noti da 15.614 a 10.762 e quelli a carico di ignoti dai 33.215 del 2007 agli 8.650 del 2010. Considerando che per buona parte si tratta di procedimenti per abusi edilizi é fin troppo evidente che questo trend positivo debba essere messo in relazione con una ritrovata coerenza e determinazione nel perseguire gli abusivi.Sono loro, per Legambiente i veri vincitori a cui andrebbe assegnato l'Oscar del mare.
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