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Italia il terzo produttore mondiale di caldaie a biomasse

La scuderia reale inglese, edifici pubblici, supermercati inglesi, un'intera città russa scaldata con impianti italiani.

Redazione GreenCity

Una quantità di CO2 risparmiata all'ambiente pari a quella prodotta da sei milioni di automobili che fanno un giro completo della Terra. Un risultato possibile grazie agli oltre 2500 impianti alimentati a biomasse solide prodotti ed installati da Uniconfort, in 12 anni, che hanno permesso di evitare l'emissione in atmosfera di 34 milioni di tonnellate di CO2 rispetto all'utilizzo di gasolio e metano.
Uniconfort progetta, realizza ed installa impianti alimentati da caldaie a biomasse solide, carburanti che costano la metà di quelli tradizionali e che producono energia pulita.
I suoi impianti di teleriscaldamento producono calore per la città russa di Severoonezhsk, 200 mila abitanti, per i supermercati Sainsbury, la seconda catena inglese con oltre mille punti vendita, per le scuderie reali inglesi e centinaia di aziende in tutto il mondo.
"In un paese ricco di foreste e terreni agricoli come l'Italia, la biomassa di origine vegetale può essere una grande risorsa energetica, in grado di diminuire la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili e la produzione di CO2 – spiega Davis Zinetti, amministratore delegato di Uniconfort - L'uso di biomasse è a bilancio nullo rispetto all'anidride carbonica, perché durante la combustione viene rilasciata la stessa quantità di CO2 fissata dalle piante durante la crescita. E' una risorsa rinnovabile, dato che la foresta si rigenera in continuazione".
La soluzione ottimale in termini di risparmi economici e di impatto ambientale si ha quando la produzione di energia deriva da biomasse solide provenienti da una filiera economicamente sostenibile, abbinata alla salvaguardia del patrimonio ambientale e paesaggistico e sostenuta da interventi di miglioramento boschivo e della viabilità rurale montana.
"Non a caso – spiega – i progetti più interessanti vengono sviluppati nelle aree montane o dove esistono in prossimità coltivazioni di alberi a breve rotazione". 

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Una corretta e regolare manutenzione dei boschi a fini energetici può produrre diversi vantaggi: non solo energia rinnovabile, ma anche il ripristino dell'equilibrio montano, lo sviluppo di attività produttive anche in aree marginali ed un aumento di opportunità lavorative per i giovani. Impianti innovativi, quelli di Uniconfort, e soprattutto ecosostenibili, in grado di bruciare non solo cippato standard di qualità, ma anche i cosiddetti "sottoprodotti" delle segherie e del mondo agroforestale: strame di lettiere di animali, potature di viti, scarti di segherie, torsoli di mela, sansa di olive, lettiere di fungaie, potature di vite e vinaccia, e molto altro ancora. Prodotti che da scarti da smaltire diventano risorse, offrendo forti risparmi sul conto energetico.
"Nel nostro Ufficio ricerca e sviluppo bruciamo proprio di tutto – commenta Zinetti - ingegneri e tecnici sono impegnati ogni giorno a testare i diversi scarti di lavorazione, che vengono bruciati nella caldaia per valutarne le potenzialità energetiche. Una sofisticata strumentazione permette di misurare le emissioni e l'energia prodotta, mentre in laboratorio di analisi si valuta il grado di umidità e la granulometria dei diversi materiali. Griglie e camere di combustione con sistemi di filtraggio che permettono l'abbattimento delle polveri sottili e del CO2 prodotti da ogni tipo di materiale, andando spesso ben al di sotto dei limiti imposti dalla normativa".
In Russia, invece, Uniconfort ha realizzato una rete di teleriscaldamento alimentata con lo scarto delle segherie della zona, che riscalda una città di 200 mila abitanti a costo zero. Una soluzione, quella del teleriscaldamento, che piace anche agli enti locali italiani. Negli ultimi anni Uniconfort ha installato 35 reti per le pubbliche amministrazioni in tutta la Penisola. Non solo. Caldaie italiane bruciano biomasse anche negli ospedali; in Inghilterra, a Manchester, e in Italia, a Santa Maria di Borgo val di Taro.
Vantaggi ambientali ed economici che diventano ancora più rilevanti se si installa un impianto a cogenerazione, che produce, cioè, non solo energia termica ma anche elettrica, un processo che permette di ottimizzare l'utilizzo del combustibile la resa economica e diminuire le emissioni nell'ambiente.

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Pubblicato il: 29/05/2012

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