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Bio-on inaugura in Italia il primo impianto per la produzione di bioplastiche speciali

È un progetto altamente sostenibile che nasce dalla riconversione di una ex fabbrica: non occupa quindi nuova terra e si alimenta con l’energia elettrica di un impianto di trigenerazione avanzato.

Redazione ImpresaGreen

Bio-on, attiva nel settore della bioplastica di alta qualità e quotata all’AIM su Borsa Italiana, ha inaugurato oggi il primo impianto di proprietà progettato per produrre bioplastiche speciali PHAs, naturali e biodegradabili al 100%, per nicchie merceologiche avanzate ad alto valore aggiunto come le microscopiche perline (microbeads) destinate al settore cosmetico.
Il nuovo polo produttivo sorge a Castel San Pietro Terme vicino a Bologna su un’area di 30.000 mq; ha una estensione di 3.700 mq coperti e 6.000 mq edificabili. La capacità produttiva attuale è di 1.000 tonnellate all’anno che è possibile raddoppiare velocemente.
L'impianto, gestito da Bio-on Plants, la divisione responsabile della produzione, dei futuri ampliamenti e dei nuovi stabilimenti, è dotato delle più moderne tecnologie e dei più avanzati laboratori di ricerca. Qui oltre 20 ricercatori della divisione CNS (Cosmetic, Nanomedicine & Smart Materials) potranno sperimentare nuove fonti di carbonio da scarti agricoli per produrre nuovi tipi di bioplastiche biodegradabili e aumentare la gamma di tecnologie offerte da Bio-on.
Anche nella scelta del sito produttivo Bio-on ha dimostrato una particolare attenzione alla sostenibilità decidendo di riconvertire una ex fabbrica senza occupare nuova terra. L’investimento complessivo per il polo produttivo e per i nuovi laboratori di ricerca è di 20 milioni di euro.
Il primo prodotto che uscirà dall’impianto di Castel San Pietro Terme sarà Minerv Bio Cosmetics, le micro perline in bioplastica destinate all’industria cosmetica per sostituire le attuali particelle di plastica derivate dal petrolio, inquinanti e non biodegradabili. Queste microscopiche perline (microbeads), che vengono utilizzate come addensanti o stabilizzanti nei prodotti più comuni come rossetti, lucidalabbra, mascara, eyeliner, smalti, creme, shampoo, bagnoschiuma e pure nei dentifrici, inquinano l’ambiente perché una volta disciolte in acqua, dopo il normale risciacquo, entrano per sempre nel ciclo naturale: il plancton di mari e fiumi inghiotte queste particelle plastiche introducendole nella catena alimentare. Un inquinamento così grave che gli USA per primi hanno deciso di vietare per legge (Microbead-Free Waters Act of 2015) l’utilizzo di polimeri ottenuti dal petrolio nei prodotti per la cura del corpo. Una decisione seguita recentemente da altri Paesi come Canada, UK, Svezia e Francia, o annunciata come in Irlanda, Olanda, Italia e altri.
L’uso, nei prodotti cosmetici, della bioplastica Minerv Bio Cosmetics elimina questi inquinanti perché le micro particelle di bioplastica sono naturalmente biodegradabili in acqua e dunque non entrano nella catena alimentare. Non solo, il biopolimero sviluppato nei laboratori di Bio-on costituisce, in fase di decomposizione, un nutriente per alcuni microrganismi e vegetali presenti in natura. Quindi il beneficio per l’ambiente è doppio.

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Pubblicato il: 21/06/2018

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