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L'AEPW: un miliardo di dollari per la lotta ai rifiuti di plastica

L’AEPW è un’organizzazione senza scopo di lucro composta da società che producono, utilizzano, vendono, processano, raccolgono e riciclano plastica.

Redazione ImpresaGreen

Nasce l’Alliance to End Plastic Waste (AEPW), un’alleanza composta da aziende operanti in tutto il mondo, attive nella value chain dei beni di consumo e della plastica, volta a proporre soluzioni innovative per contrastare la dispersione dei rifiuti di plastica nell’ambiente, in particolare negli oceani. Si tratta della più ampia iniziativa realizzata, unica nel suo genere e attiva in svariati settori della value chain. 
L’Alliance to End Plastic Waste (AEPW) è formata da quasi 30 società che hanno investito più di un miliardo di dollari statunitensi e che si sono poste l’obiettivo di destinare, nell’arco dei prossimi cinque anni, 1,5 miliardi di dollari alla lotta ai rifiuti di plastica dispersi nell’ambiente.
L’AEPW è un’organizzazione senza scopo di lucro che intende sviluppare, impiegare e realizzare iniziative mirate per ridurre al minimo e gestire i rifiuti di plastica, promuovendo soluzioni per la plastica usata come il riutilizzo, il recupero e il riciclo per scongiurarne la dispersione nell’ambiente. Il metodo sarà collaborare con gli altri soggetti coinvolti e applicare le risorse e le esperienze tecniche e ingegneristiche dei soci dell’Alleanza per promuovere una strategia integrata in quattro parti: sviluppo delle infrastrutture, innovazione, formazione e coinvolgimento e pulizia. 
I soci fondatori dell’AEPW sono: BASF, Berry Global, Braskem, Chevron Phillips Chemical Company LLC, Clariant, Covestro, Dow, DSM, ExxonMobil, Formosa Plastics Corporation USA, Henkel, LyondellBasell, Mitsubishi Chemical Holdings, Mitsui Chemicals, NOVA Chemicals, OxyChem, Procter & Gamble, Reliance Industries, SABIC, Sasol, SUEZ, Shell, SCG Chemicals, Sumitomo Chemical, Total, Veolia, Versalis (Eni) e PolyOne. La dispersione dei rifiuti di plastica nell’ambiente, soprattutto negli oceani, rappresenta una sfida globale che deve essere affrontata con la massima rapidità e con una leadership forte.
Le ricerche condotte da Ocean Conservancy evidenziano come quasi l’80% dei rifiuti di plastica nell’oceano derivi da immondizia prodotta sulla terraferma e giunta al mare, nella stragrande maggioranza dei casi, via fiume. Secondo le stime contenute in uno studio, oltre il 90% della plastica arrivata all’oceano via fiume proviene dai 10 corsi d’acqua principali al mondo (di cui otto in Asia e due in Africa). Il 60% dei rifiuti di plastica nell’oceano può essere imputato a cinque Paesi del Sud-est asiatico.

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Pubblicato il: 16/01/2019

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