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L’economia circolare dei cartoni per bevande: un’opportunità per tutti gli attori della filiera

In occasione di Riciclo Aperto la filiera industriale si incontra per fare il punto sul processo di raccolta e riciclo degli imballaggi poliaccoppiati a base cellulosica.

Redazione ImpresaGreen

Le confezioni in cartone per latte, succhi di frutta, vino fanno parte ormai della vita quotidiana di tutti. Questi imballaggi a base cellulosica rappresentano una soluzione molto efficace per una migliore conservazione di alcune tipologie di prodotti alimentari e, una volta smaltiti correttamente, vengono avviati a riciclo consentendo così il recupero di materiale da reinserire nei circuiti produttivi.
Eppure ci sono ancora molti italiani che non hanno le idee chiare sulla corretta raccolta del cartone per bevande dopo l'uso: secondo una recente indagine Astra commissionata da Comieco ancora il 21,5% dei soggetti intervistati lo butta nell'indifferenziata.   
Allo sviluppo della raccolta differenziata e del riciclo di questa tipologia di imballaggio è dedicato l'incontro di oggi 29 marzo presso Cartiere Saci di Verona "L'economia circolare dei cartoni per bevande: un'opportunità per tutti gli attori della filiera".
I poliaccoppiati a base cellulosica rappresentano infatti una fonte importante di materia prima seconda e da alcuni anni, infatti, sono stati avviati processi industriali di raccolta e selezione – a partire sia dalla raccolta differenziata di carta e cartone che multimateriale – indirizzati verso una migliore valorizzazione in termini di riciclo di questi imballaggi.
 In particolare, in Italia sono due le cartiere, Lucart a Diecimo (Lucca) e Cartiere Saci a Verona, che si sono specializzate per il riciclo dei poliaccoppiati, massimizzando il recupero della frazione cellulosica in prodotti ad alto valore aggiunto ed investendo sul recupero anche della frazione plastica e alluminio di questi imballaggi.
Nel 2018 delle 26.000 tonnellate circa di cartoni per bevande avviate a riciclo in Italia, queste due cartiere hanno lavorato 5.000 tonnellate di materiale selezionato con l'obiettivo di raddoppiarne l'utilizzo in pochi anni grazie al coinvolgimento di un crescente numero di impianti di selezione, all'estensione in tutti i comuni italiani della raccolta differenziata dei cartoni per bevande, dove possibile attraverso la modalità del multimateriale, e alle attività  di comunicazione sul territorio volte ad accrescere la conoscenza e la consapevolezza dei cittadini sull'effettiva riciclabilità dei cartoni per bevande.
 
"Il consorzio Comieco si è fatto promotore presso Conai per una diversificazione del contributo ambientale (CAC), al fine di sviluppare la raccolta e investire sulle operazioni di selezione e riciclo dei cartoni per bevande", dichiara Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco. "Grazie a questa misura e ad alcune sperimentazioni in corso, a cui si è aggiunto recentemente anche il Gruppo Hera, sulla selezione mirata di questa tipologia di packagingstimiamo di aumentare di circa il 20% il riciclo dedicato degli imballaggi poliaccoppiati a prevalenza carta idonei al contenimento dei liquidi. Uno ruolo importante è poi affidato alle campagne di comunicazione sul territorio per informare i cittadini sul corretto conferimento di questi contenitori". 
"In qualità di principale produttore di questi imballaggi in Italia abbiamo da sempre assunto un ruolo attivo nella promozione della raccolta differenziata dei cartoni per bevande in collaborazione con gli Enti locali, con Comieco e le realtà industriali della filiera di selezione e riciclo, al fine di aumentare il tasso di riciclo di questi imballaggi" - sottolinea Lorenzo Nannariello, Circular Economy Expert di Tetra Pak - "La valorizzazione dei cartoni per bevande post consumo è un esempio concreto di come l'industria del riciclo del nostro Paese può contribuire allo sviluppo di modelli vincenti di economia circolare."

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Pubblicato il: 29/03/2019

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