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Whirlpool e LifeGate contro l'inquinamento da plastiche nei mari in Italia

Nel 2019 installati 11 nuovi Seabin, i dispositivi per la raccolta di plastiche e microplastiche, dal Friuli Venezia-Giulia alla Sicilia.

Redazione ImpresaGreen

Continua anche quest’anno il supporto di Whirlpool al progetto LifeGate PlasticLess finalizzato a tutelare la salute del mare e a lottare contro l’inquinamento di rifiuti plastici nelle acque dei porti e dei circoli nautici. 
Il progetto riguarda l’installazione di 11 nuovi Seabin, dei veri e propri cestini inseriti in acqua che, in funzione 24 ore su 24, sono in grado di catturare circa 1,5 kg di plastica al giorno, pari al peso di 100 bottigliette, ovvero oltre 500 kg di rifiuti all’anno, comprese le microplastiche da 2 a 5 mm di diametro e le microfibre da 0,3 mm che, attaccandosi alle alghe ingerite dai pesci, entrano direttamente nella catena alimentare.
 A testimonianza della grande quantità di rifiuti che i dispositivi raccolgono quotidianamente, basti pensare che, solo nelle acque di Fano, a Marina dei Cesari e a San Benedetto del Tronto nel Circolo Nautico Sambenedettese, i Seabin, installati nel 2018, hanno contribuito finora alla raccolta di oltre 400 kg di detriti galleggianti, pari al peso di oltre 26.000 bottigliette di plastica da 500ml, oltre a cannucce e tappi di bottiglia, mozziconi di sigaretta, pezzi di polistirolo, incarti alimentari (es. confezioni merendine) e reti utilizzate per l’allevamento di mitili. Il fenomeno dell’inquinamento marino è soprattutto legato ai venti e alle correnti che, trasportando i rifiuti galleggianti, contribuiscono a trasformare i porti in veri e propri luoghi di accumulo.
Quando c’è maltempo e fenomeni quali le mareggiate, i porti si ritrovano ad essere letteralmente invasi dai detriti e, data la frequenza sempre maggiore di tali fenomeni a causa dei cambiamenti climatici, l’utilizzo del Seabin diventa un alleato fondamentale per ripristinare velocemente la pulizia delle acque. Una volta raccolti i detriti, il ritiro e lo smaltimento è affidato alle aziende selezionate da ogni Comune per la raccolta dei rifiuti.
Proprio il coinvolgimento dei Comuni nel progetto sta generando importanti risultati in termini di sensibilizzazione della cittadinanza e delle Pubbliche Amministrazioni anche nell’ottica di migliorare l’impegno nella riduzione della plastica secondo il “Plastic Free Challenge” lanciato dal Ministero dell’Ambiente. La competizione, sul modello della Ice Bucket Challenge, vuole infatti sensibilizzare il maggior numero di cittadini, imprese e istituzioni all’eliminazione della plastica usa e getta.
L’adesione di Whirlpool al progetto, che ha permesso a oggi l’installazione di Seabin in 13 tra porti e circoli nautici italiani, si pone come una soluzione concreta a un problema che tocca tutta l’Italia, dove ogni giorno secondo l’UNEP – il programma per l’ambiente dell’ONU - vengono disperse in mare 90 tonnellate di plastica delle 731 che finiscono nel Mar Mediterraneo. Sempre secondo i dati rilevati dall’UNEP, l’Italia è infatti il terzo Paese che contribuisce maggiormente all’inquinamento del Mediterraneo, dove si concentra il 7% delle microplastiche a livello globale, rendendolo una delle aree più colpite al mondo. 

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Pubblicato il: 21/05/2019

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