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Turboalgor: la startup che salva l'ambiente applicando il turbo auto ai refrigeratori

L'innovazione del Gruppo Angelantoni Industrie riduce l'impatto degli impianti di refrigerazione, responsabili del 17% dei consumi energetici del Pianeta.

Redazione ImpresaGreen

Un imprenditore visionario perugino e la caparbietà di manager e investitori napoletani sono all'origine di Turboalgor (www.turboalgor.it), una startup che applica una tecnologia dell'automotive, il turbo, agli impianti di refrigerazione per ridurre l'impatto della catena del freddo, oggi responsabile del 17% dei consumi energia del Pianeta.
Turboalgor nasce all'interno del Gruppo Angelantoni Industrie, holding che opera nei settori delle camere per test ambientali simulati, apparecchiature biomedicali ed energie rinnovabili, nell'ambito di un progetto di ricerca che ha già ottenuto 6 milioni di euro di finanziamento tra investimenti privati e pubblici, bandi nazionali,  l'apporto Ministero dell'Ambiente con 0,5 milioni, e dell'Europa attraverso Horizon 2020, con 2,4 milioni:
«Abbiamo adattato una tecnologia come il turbo, già consolidata da tempo in ambito automobilistico, agli impianti frigoriferi. Il turbo consente di recuperare parte dell'energia che viene persa nella valvola di laminazione (dove il liquido refrigerante passa da una alta ad una bassa pressione, ndr).  Inserendo uno scambiatore di calore, ovvero un economizzatore, e un turbocompressore del tipo usato nell'industria automobilistica, è possibile recuperare parte di questa energia, nonché incrementare la potenza frigorifera dell'impianto», spiega Mauro Margherita, il Ceo della startup.

La tecnologia è pensata per impianti frigoriferi nel settore della refrigerazione (bassa temperatura) e del raffreddamento (media temperatura). Ma potrà presto essere applicata anche agli impianti di condizionamento industriali ed alle pompe di calore«Turboalgor è stata studiata ad oggi per impianti che usano tutti i possibili fluidi refrigeranti organici, gli HFC (da 20 fino a 300 KW), ma si potrà applicare anche agli impianti che usano fluidi frigorigeni naturali, es. l'ammoniaca, e per potenze superiori ai 300 KW. E' in corso di sperimentazione anche la tecnologia per impianti che usano l'anidride carbonica, di cui stiamo iniziando la fase di sviluppo».

Industria farmaceutica, chimica, alimentare, tutto il settore della logistica e del trasporto del refrigerato, la grande distribuzione, sono tantissimi i campi in cui può trovare spazio la tecnologia Turboalgor

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Pubblicato il: 25/03/2020

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