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Un drone solare italiano per le missioni umane su Marte

Il drone "EOS", derivato dall'"X5", è invece un velivolo solare autonomo per applicazioni terrestri, progettato per garantire un'autonomia di volo di 3 ore, la più lunga attualmente presente sul mercato in questa categoria.

Redazione ImpresaGreen

Esplorare la superficie di Marte con un drone alato ad energia solare. E' questo l'obiettivo del progetto "X5", un piccolo velivolo autonomo sviluppato dalla società italiana Vector Robotics per affiancare gli astronauti nelle future missioni di esplorazione del Pianeta Rosso. Nei prossimi mesi, l'"X5" verrà  nuovamente testato nel deserto dello Utah (USA), che ha un paesaggio simile a quello marziano. E' allo studio anche una versione terrestre di questo drone a propulsione solare, denominata "EOS", utilizzabile per attività di osservazione e ricerca a lungo raggio. Questi e altri nuovi progetti di droni alati saranno al centro della prossima puntata di "Roma Drone Webinar Channel" (RDWC), il canale in diretta streaming su normativa, tecnologia e business dei droni, che si svolgerà dopodomani giovedì 21 gennaio sulla pagina Facebook @romadrone sul tema "Droni con le ali. Sviluppi tecnologici, nuovi progetti e prime sperimentazioni in BVLOS di UAS ad ala fissa e convertiplani".
Il drone "X5" è un convertiplano, capace dunque di decollare e atterrare verticalmente, ed ha capacità di volo automatico. E' stato progettato come banco di prova del velivolo che potrà essere utilizzato in futuro su Marte: sarà parte integrante, infatti, delle missioni internazionali di simulazione "Amadee21" e "Smops", che si svolgeranno presso la Mars Desert Research Station (MDRS) nel deserto dello Utah nei prossimi mesi di ottobre e novembre, per sperimentare la mappatura in 3D della superficie marziana in connessione con un rover a terra e anche per simulare voli di ricerca e soccorso di possibili astronauti in pericolo.
Il drone "EOS" è dotato di una struttura modulare, di due fotocamere (visibile HD e termica) e può raggiungere una quota di 4.500 metri e una distanza di 20 km. Potrà essere utilizzato per missioni di aerofotogrammetria, sorveglianza e soccorso.


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Pubblicato il: 19/01/2021

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