La continua instabilità dei prezzi dell’energia prelevata dalla rete sta aumentando l’interesse delle persone verso soluzioni alternative, a cominciare dall’autoconsumo mediante fonti energetiche rinnovabili. Questa tendenza si riflette nell’espansione delle attività di
Otovo durante l’ultimo trimestre del 2021.
L’azienda norvegese,
impegnata nell’installazione di impianti fotovoltaici domestici, ha venduto nel periodo analizzato più di 2000 progetti, superando in soli tre mesi l’intera quantità di vendite del 2020. Tali numeri si traducono, per il 2021, in un tasso annuo di vendite pari a 8000 progetti e di 5000 installazioni, nonostante l’impatto della pandemia Covid-19 sulle catene di fornitura.
Le prospettive di Otovo sono inoltre positive per l’avvio del 2022. Il valore del portfolio ordini ammonta a 28,1 milioni di euro, valore in crescita di 7,2 volte rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Peraltro, i ricavi per singolo progetto venduto sono cresciuti del 22% su base trimestrale, arrivando a circa 11000 euro. Tale incremento
è dettato dalla preferenza della clientela verso impianti di maggiore dimensionamento, formule alternative all’acquisto diretto (come il leasing con canone mensile, che interessa il 21% dei progetti prenotati) e batterie. Queste ultime stanno diventando sempre più importanti nel portfolio Otovo, dal momento che gli impianti dotati di sistemi di accumulo formano il 12% delle vendite totali nell’ultimo trimestre del 2021. E il dato sale al 60% per gli impianti in Italia, a conferma della propensione da parte della clientela di volersi proteggere ulteriormente dal rincaro dei prezzi dell’energia, aumentando la propria indipendenza energetica.
I sistemi di accumulo sono inoltre disponibili in Spagna e Germania, ma verranno introdotti sui mercati di Svezia, Francia e Polonia nel corso del primo trimestre 2022.
“La crisi energetica sta avendo un forte impatto in tutta Europa, da un punto di vista sociale ed economico. In Otovo crediamo che una soluzione concreta per far fronte a questo problema sia rendere sempre più accessibile l’energia prodotta localmente grazie al sole. Peraltro, vale la pena di ricordare che, se all’impianto fotovoltaico viene associato un sistema di accumulo, si possono garantire livelli di autoconsumo fino al 90%. Un approvvigionamento costante e sicuro di energia rinnovabile apporta benefici in termini di sostenibilità e di risparmio sulle spese delle famiglie. In Italia, grazie agli incentivi previsti nella legge di bilancio 2022, crediamo che sempre più persone avranno la possibilità di sperimentare il potenziale tecnologico ed ambientale degli impianti fotovoltaici nella vita di tutti i giorni” afferma
Fabio Stefanini,
General Manager di Otovo Italia.
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