Il progetto educational, realizzato con il supporto della James Dyson Foundation, mira a sensibilizzare oltre ottomila studenti lombardi sull’importanza della qualità dell’aria che respiriamo, attraverso laboratori e percorsi didattici basati sull’approccio ingegneristico e scientifico.
Redazione ImpresaGreen
Dyson ha annunciato la Campagna Educational “La Scienza dell’Aria: educazione sulla qualità dell’aria”, progetto didattico che si rivolge alle Scuole Primarie e Secondarie di I grado della Lombardia, per l’A.S. 2022 – 2023. 350 le classi coinvolte, per un totale di 8.500 studenti dai 9 ai 14 anni.
Dyson, oltre a dedicarsi allo sviluppo dei prodotti, collabora con enti di ricerca e istituzioni accademiche per accrescere il sapere sulla qualità dell'aria a livello globale.
La campagna educational coinvolge 350 classi su territorio locale, con l’obiettivo di sensibilizzare i più giovani su temi di attualità, fornendo un percorso formativo di integrazione alle materie scientifiche affrontate a scuola. I materiali didattici - realizzati dalla James Dyson Foundation, ente di beneficenza isitutito nel 2002 – approfondiscono con approccio scientifico le componenti e le fonti dell’inquinamento atmosferico e offrono ai ragazzi soluzioni ingegneristiche per fronteggiarlo. Nel corso di cinque lezioni, gli studenti comprenderanno perchè l’inquinamento dell’aria è un problema globale e come gli ingegneri di tutto il mondo stanno lavorando per contribuire a risolverlo. Con l’aiuto dei docenti, gli alunni scopriranno il processo di progettazione, disegnando e realizzando un prototipo della propria soluzione al problema dell’inquinamento atmosferico durante il tragitto verso la scuola.
Ogni giorno gli esseri umani respirano fino a 9.000 litri di aria e, anche prima del 2020, passavano fino al 90% del loro tempo in ambienti chiusi. Esistono una serie di fonti di inquinamento interno che rilasciano nell'aria inquinanti come PM10, PM2.5, COV, NO2 e formaldeide. In ogni momento della nostra vita quotidiana sono presenti fonti di inquinamento, sia che si tratti di PM2.5 emesso mentre cuciniamo, o di COV emessi dai prodotti per la pulizia della casa.
Anche l’inquinamento urbano rappresenta un problema globale: mentre la popolazione urbana mondiale continua a crescere, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che 9 persone su 10 a livello globale respirano aria che supera i limiti di inquinanti indicati dall’OMS. Dopo che l'inquinamento da NO2 nelle città è diminuito durante la pandemia di Covid-19, i livelli dello stesso sono rapidamente tornati alla normalità, o hanno addirittura superato quelli pre-pandemici in molte città globali.
Il progetto si rivolge alle scuole della Lombardia, situata nella parte centrale della Pianura Padana, con caratteristiche fisiche che la rendono una delle aree europee più soggette all’inquinamento atmosferico. Di conseguenza questa area presenta un maggior rischio di superamento dei limiti di qualità dell'aria e una maggiore difficoltà nel raggiungimento degli obiettivi che la normativa italiana ed europea, così come le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, richiedono.
Secondo una ricerca condotta da Toluna per Dyson per indagare l’approccio degli italiani rispetto alla tematica dell’inquinamento, questo rappresenta una preoccupazione comune in tutte le città italiane, in primis dagli abitanti delle città di Napoli, Torino e Milano. La percezione generale è che l’inquinamento sia una problematica legata agli spazi outdoor, ma negli ultimi anni è aumentata la preoccupazione rispetto all’impatto che la qualità dell’aria può avere sul benessere anche negli spazi indoor, in particolare spazi pubblici e commerciali, dove aspetti come il ricircolo dell’aria e la presenza di sistemi di filtrazione della stessa hanno assunto particolare rilevanza.
La prima fase della Campagna – che prevede la ricezione di kit didattici da parte delle scuole aderenti e l’integrazione del progetto all’interno del programma didattico – è attualmente in corso. La Campagna prevederà una seconda fase nel 2023, con incontri formativi nelle scuole e altre attività per permettere agli studenti di guardare ancora più da vicino il problema dell’inquinamento atmosferico.
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