Uno studio di FTI e Octopus rivela che il prezzo zonale potrebbe comportare un risparmio di oltre 55 miliardi di sterline nelle bollette dell’energia dei consumatori britannici.
I consumatori britannici potrebbero risparmiare dai 55 ai 74 miliardi di sterline in bolletta da qui al 2050 se il Governo adottasse il prezzo zonale: è questo il dato che emerge da un nuovo studio effettuato da FTI Consulting per Octopus Energy.
Attualmente il Regno Unito è regolato da un singolo prezzo nazionale dell’energia - un’eredità dell’era del combustibile fossile non più sostenibile - e questo porta il Paese ad avere alcuni tra i prezzi dell’energia più alti al mondo.
Paesi come Norvegia, Svezia, Nuova Zelanda, Giappone e gran parte degli Stati Uniti hanno già adottato il prezzo zonale, un sistema che regola i prezzi dell’elettricità a livello regionale - basandosi sulla disponibilità e la domanda energetica locale - e che, quindi, abilita un uso più efficiente della rete, riducendo costi e inefficienze inutili.
I risultati dello studio rivelano che il prezzo zonale consentirebbe un risparmio medio di 3.7 miliardi di sterline all’anno (una cifra che potrebbe arrivare a 5 miliardi annui considerando anche i costi legati ai ritardi infrastrutturali già pianificati**), un aumento significativo rispetto ai risparmi in bolletta stimati da Ofgem e FTI nel 2023.
Il prezzo zonale comporterebbe anche un numero minore di tralicci che impattano sul paesaggio e creerebbe opportunità di crescita economica in luoghi come la Scozia, dove nuove industrie ad alta intensità energetica – come i data center – potrebbero insediarsi per beneficiare di energia elettrica a prezzi tra i più convenienti d’Europa.
Greg Jackson, Founder di Octopus Energy Group, ha dichiarato: “O la Gran Bretagna mantiene un sistema tariffario obsoleto che espone i consumatori a bollette alle stelle, oppure adotta il prezzo zonale e risparmia oltre 4 miliardi di sterline all'anno. Il prezzo zonale genera enormi risparmi incentivando l'uso dell'energia più vicino al luogo di produzione e nei momenti in cui è più abbondante, evitando sprechi. Considerando il potenziale vantaggio ulteriore di ridurre i problemi legati ai ritardi infrastrutturali, il Governo ha la possibilità di adottare un sistema moderno che garantisca energia più conveniente e più equa, proteggendo i consumatori da future ripercussioni. Le prove sono schiaccianti: il prezzo zonale è la strada da seguire, e dobbiamo agire ora."
In Italia, Octopus Energy ha recentemente annunciato il proprio Manifesto, una lista di dieci punti strategici con cui la compagnia del polpo rosa si impegna a guidare il cambiamento anche nel nostro Paese e chiede alle istituzioni interventi chiari e decisivi per garantire un sistema più competitivo e vantaggioso per i consumatori.
Tra questi, anche il superamento del Prezzo Unico Nazionale (PUN), ossia la media ponderata dei prezzi dell'elettricità nelle diverse zone d'Italia, calcolata sulla base delle quantità di energia venduta e delle fasce orarie di utilizzo, e pubblicata ogni mese dal Gestore dei Mercati Energetici (GME).
Anche in Italia, l’introduzione dei prezzi zonali, calcolati sui costi di produzione e di trasmissione di energia specifici di una determinata regione invece che su medie nazionali, consentirebbe a chi vive in aree con impianti di produzione di energia rinnovabile di beneficiare di energia pulita a costi più bassi, risparmiando in bolletta.
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