Il 36% degli intervistati si attende maggior attenzione, rispetto alle precedenti edizioni, sul fronte della sostenibilità da parte di organizzatori e territori coinvolti. Soltanto il 19% teme una minor attenzione, ma per il 45% l’impegno rimarrà analogo.
Ipsos, con il suo Osservatorio “Top Olimpia”, monitora da febbraio 2025 -e fino all’avvio dei Giochi- il sentiment degli italiani verso Milano Cortina 2026. Il monitoraggio indaga conoscenza e intenzione di seguito di Olimpiadi e Paralimpiadi, il ricordo degli sponsor e include ogni mese un modulo di approfondimento ad hoc.
A meno di sei mesi dai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano-Cortina 2026, l'ultima edizione dell'Osservatorio Ipsos offre un quadro dettagliato dell'opinione pubblica italiana riguardo il più grande evento sportivo invernale.
Conoscenza dell’evento e degli sponsor ufficiali
In assenza di una comunicazione continua e specifica, conoscenza e seguito tendono ad affievolirsi nel corso del tempo. La conoscenza rimane sostanzialmente invariata rispetto alle precedenti rilevazioni, con il 65% degli italiani che dichiara di conoscere i Giochi invernali 2026 di Milano Cortina. L’intenzione di seguirli resta alta, ma mostra un trend in lieve calo rispetto all’inizio dell’anno: 67% per le Olimpiadi (dal 72% di febbraio) e 61% per le Paralimpiadi (dal 63%).
Il ricordo di almeno uno sponsor ufficiale registra un aumento: in questa rilevazione raggiunge il 77%, in crescita rispetto al 64% di giugno e al 62% di inizio anno. Tra chi conosce i Giochi, la media di sponsor corretti citati resta superiore a due (2,7), mentre le citazioni non corrette si mantengono sotto l’unità (0,8).
Sostenibilità: aspettative e criticità
Il 36% degli intervistati si attende maggior attenzione, rispetto alle precedenti edizioni, sul fronte della sostenibilità da parte di organizzatori e territori coinvolti. Soltanto il 19% teme una minor attenzione, ma per il 45% l’impegno rimarrà analogo.
Quanto alle comunità locali, la percezione è divisa: il 47% ritiene che saranno attente alla sostenibilità, mentre il 53% crede non sia una priorità.
Nel dettaglio, solo il 10% si aspetta un’attenzione prevalente alla tutela di persone e territori; il 37% prevede un equilibrio tra sostenibilità e vantaggio economico; il 39% stima che prevarrà la ricerca del guadagno; e un ulteriore 14% non si attende attenzione né alla sostenibilità né ai benefici economici.
Gli aspetti ritenuti più critici in tema di sostenibilità legati alle Olimpiadi e Paralimpiadi
– Gestione delle strutture dopo i Giochi, 29%
– Uso di materie plastiche e non naturali, 24%
– Raccolta differenziata durante gli eventi, nei palazzetti e sulle piste, 24%
– Costruzione degli impianti sportivi, 24%
– Consumo di energia elettrica, 24%
– Spostamenti del pubblico e sovraffollamento, 23%
– Innevamento artificiale e raffreddamento dei palazzetti, 23%.
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