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Qualità dell'aria, pugno duro della Commissione UE sull'Italia

La Commissione Europea ha respinto la maggior parte delle richieste dell'Italia di avere più tempo a disposizione per conformarsi alla legislazione UE sulla qualità dell'aria.

Redazione GreenCity

La Commissione europea ha preso una decisione sulla seconda richiesta di proroga presentata dall'Italia per conformarsi alla legislazione UE sulla qualità dell'aria. La decisione riguarda esenzioni temporanee dagli standard di qualità dell'aria dell'UE in materia di particelle sospese pericolose, il cosiddetto PM 10, in 12 zone o agglomerati supplementari situati in Campania, Puglia e Sicilia. La Commissione ha deciso che un'unica area in cui viene misurata la qualità dell'aria e per la quale l'Italia ha chiesto una proroga soddisfa le condizioni stabilite nella direttiva.Nelle altre zone la Commissione ritiene che le condizioni non siano soddisfatte. In molti casi ciò è dovuto agli scarsi dati forniti o al fatto che le misure delineate nei piani per la qualità dell'aria trasmessi alla Commissione non dimostrano che le norme saranno soddisfatte al termine della proroga.
Nel 2009 sono state adottate circa venti decisioni, tra le quali una riguardante una richiesta precedente dell'Italia relativa a zone o agglomerati diversi.
Gran parte delle zone dell'UE in cui viene misurata la qualità dell'aria non rispettavano le condizioni previste per poter beneficiare di una proroga oppure erano già conformi ai valori limite.

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Pubblicato il: 01/02/2010

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