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Fughe di carbonio, l'UE parla di "free allocation"

Alcune risposte dell'Unione Europea in merito alla questione clima e sulle fughe di carbonio: fra le soluzioni pensate, un posto di rilievo alla free allocation.

Redazione GreenCity

Free allocation: questa la soluzione migliore, secondo l'UE, per evitare le "fughe di carbonio".
Per free allocation si intende l'assegnazione dei diritti di emissioni di Co2: questo nell'ambito del sistema di scambio delle quote Ets; l'assegnazione è in modalità gratuita e nega "ostilità" all'ipotesi di utilizzare la leva fiscale, se necessario.
Ad accendere i riflettori su ciò è stata Maria Kokkonen, portavoce della commissaria europea al Clima, Connie Hedegaard, commentando la missiva inviata da Silvio Berlusconi e da Nicolas Sarkozy, al presidente della Commissione europea Josè Manuel Durao Barroso.
Secondo quanto affermato dalla Kokkonen, la soluzione migliore contro il ''carbon leakage'' sarebbe quella di "ottenere alla Conferenza sul clima di Cancun un accordo internazionale vincolante": su questo punto la Commissione sta concentrando i suoi sforzi.
La lettera indirizzata a Barroso da Berlusconi e Sarkozy chiedeva l'introduzione di un sistema di ''compensazione finanziaria'' alle frontiere dell'Unione Europea, contro i prodotti provenienti dai paesi terzi che non accettano la normativa e i consequenziali vincoli UE sulla riduzione di Co2: questo, a loro avviso, metterebbe in pericolo la competitività delle industrie europee.
La portavoce Pia Ahrenkilde Hansen ha spiegato in merito a ciò: "La Commissione riconosce il rischio di fughe di carbonio e segue la situazione molto da vicino. La nostra politica tiene già conto di questo rischio avendo optato per un meccanismo di assegnazione gratuita nell'ambito del sistema Ets. La Commissione UE comunicherà in giugno le proprie valutazioni, tenendo conto dei risultati della Conferenza di Copenaghen e di eventuali modifiche importanti nella situazione economica e dei singoli settori che possano giustificare altre misure. Il nostro obiettivo è di evitare le fughe di carbonio: vedremo in giugno se di fronte a cambiamenti significativi sarà giustificato il bisogno di altri meccanismi''.
La valutazione di giugno sarà quindi fondamentale per comprendere le future mosse dell'UE in merito alla questione e per avere una risposta alle richieste di Berlusconi e Sarkozy.

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Pubblicato il: 19/04/2010

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