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Il petrolio diventa ecologico grazie al CO2

Utilizzare il biossido di carbonio per rendere l'estrazione del petrolio un settore ecologico e ridurre i danni causati da alcuni tra i più comuni processi industriali.

Franco Cavalleri

Utilizzare il biossido di carbonio per rendere l'estrazione del petrolio un settore ecologico e ridurre i danni causati da alcuni tra i più comuni processi industriali.
E' l'obiettivo di un team di ricercatori guidato dall'Università di Bristol. Grazie al sorgente di neutroni ISIS del Science and Technology Facility Council, il team ha messo a punto un nuovo additivo, una specie di sapone, per il trattamento del CO2 e trasformarlo in una risorsa preziosa per i processi industriali.
L'additivo trasforma l Co2 in un solvente utilizzabile per il recupero sostenibile su scala commerciale di residui di petrolio grezzo dai giacimenti. L'additivo, un tensioattivo, aiuterà nella fase di addensamento del biossido di carbonio, fondamentale per questo processo perché permette che il flusso attraversi le rocce in modo più efficiente.
In futuro, i ricercatori prevedono di utilizzare lo stesso trattamento per catturare l'anidride carbonica generata dalle attività industriali e immagazzinarla nel sottosuolo. Questo dovrebbe consentire ad aziende, laboratori di ricerca e università di avere più tempo a disposizione per sviluppare adeguatamente le nuove fonti di energia, come quella solare o l'idrogeno.
Nella sua forma liquida, il CO2 viene sempre più usato a livello industriale in sostituzione di solventi petrolchimici comuni perché richiede meno di trasformazione e può essere facilmente riciclato. La difficoltà è che per poter operare efficacemente come solvente, l'anidride carbonica ha bisogno di additivi, molti dei quali dannosi per l'ambiente.
La ricerca per trovare una sostanza chimica in grado di modificare le proprietà di CO2 che la rendono adatta per un uso diffuso come solvente nel recupero degli idrocarburi è stata lunga. In precedenza si usavano dei tensioattivi contenenti fluoro, che sebbene altamente solubile in CO2, sono anche molto dannosi per l'ambiente. Anche l'acqua come solvente comporta una propria serie di problemi: dopo essere stato usata per lavare l 'olio da rocce, necessita di pulizia prima che possa essere riutilizzata.
Il nuovo additivo, TC14 tensioattivo, non contiene fluoro ed è un idrocarburo innocuo. Offre, quindi, un'alternativa efficace, poco costosa, non tossica, non infiammabile e ambientalmente responsabile ai solventi petrolchimici convenzionali.

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Pubblicato il: 28/11/2010

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