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Porto Tolle, Il Movimento 5 stelle vuole fermare il progetto di conversione della centrale

A Porto Tolle l'Enel ha intenzione di riconvertire la propria centrale a olio combustibile in una a carbone da 1960 megawatt.

Chiara Bernasconi

A Porto Tolle l'Enel ha intenzione di riconvertire la propria centrale a olio combustibile in una a carbone da 1960 megawatt.
Il progetto di riconversione però non è piaciuto al Movimento 5 stelle che ha sottoscritto insieme ad alcuni consiglieri del centrosinistra una risoluzione per impegnare la Regione Emilia Romagna a fermare il progetto.
Giovanni Favia del Movimento 5 stelle ha così dichiarato: "Anche se la centrale sorge su territorio della Regione Veneto certo non possiamo sperare che i fumi inquinanti si fermino sulle sponde del Po ed interessa anche i vicini territori della provincia di Ferrara e Ravenna in primo luogo. Per questo ci sentiamo di dover sollecitare un intervento del Presidente Vasco Errani, che è anche Presidente della Conferenza Stato-Regioni perché si faccia portatore di una richiesta lungimirante di investimenti nel Parco del Delta del Po che siano orientati allo sviluppo del turismo, dell'agricoltura e della pesca nel massimo rispetto dell'ecosistema della zona e della sostenibilità delle attività".
Il movimento 5 stelle chiede inoltre di "investire esclusivamente, nell'area del Parco del Delta del Po, sulla produzione energetica da fonti rinnovabili non combustibili e soprattutto non fossili".

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Pubblicato il: 12/07/2011

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