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Anev, i tagli all'eolico mettono a rischio il settore

Il presidente dell'Anev Simone Togni ha dichiarato che i tagli efettuati nel settore eolico mettono a rischio il settore.

Chiara Bernasconi

Simone Togni, presidente dell'Anev (Associazione nazionale energia del vento), nell'ambito del convegno "Il ruolo delle utilities nella nuova strategia europea per l'energia e l'ambiente", riguardo ai tagli all'energia eolica ha così dichiarato: "l'ennesimo tentativo di attacco inaccettabile all'energia da fonte rinnovabile eolica portato senza alcuna pianificazione o concertazione e a pochi giorni dall'emanazione dei provvedimenti di riordino del settore rischia di ritorcersi come un boomerang contro il Governo, bloccando anche la crescita di un settore che, invece, è strategico per il rilancio dell'economia. Il settore eolico è stato in questi ultimi anni oggetto indiscriminato di assalti e sgambetti continui che hanno determinato uno stop alle nuove iniziative che oramai perdura da oltre un anno a causa del taglio retroattivo dei ritorni di oltre il 35% che questa tecnologia ha già subito".
Togni ha poi aggiunto: "La grave situazione nazionale e internazionale che viviamo ha inoltre portato non più di 6 mesi fa il comparto eolico ad accettare, responsabilmente, un ulteriore riduzione per cinque anni del 22% dei ritorni previsti introdotti con il Decreto di recepimento della Direttiva Comunitaria sulle Fonti Rinnovabili. Il Governo ha necessità di fare cassa e questo lo comprendiamo visto il momento critico che stiamo vivendo, ma le misure e la corretta ripartizione tra i vari settori deve essere equa. Sull'energia rinnovabile da fonte eolica non si può pensare di applicare questa ulteriore tassa dopo i tagli drammatici e retroattivi già fatti".

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Pubblicato il: 25/08/2011

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