Nessun generico "allentamento", né "maggiore elasticità" nei vincoli paesaggistici è stato ipotizzato dal Ministro
Clini nel corso della sua audizione di ieri al senato.
A fronte di una proposta di un componente della commissione il Ministro ha detto che "va valutata positivamente la richiesta di sottrarre all'autorizzazione paesaggistica interventi di prevenzione del rischio idrogeologico quali l'abbattimento di un brutto edificio o l'innalzamento di argini".
In pratica laddove gli enti competenti decidessero l'abbattimento di un edificio fatiscente che gravasse sul letto di un corso d'acqua in una zona ad alto rischio di
dissesto idrogeologico o ove fossero necessarie opere urgenti di messa in sicurezza del territorio quali rafforzamento degli argini di un fiume si potrebbe valutare l'ipotesi, di buon senso, di esentare dalla autorizzazione paesaggistica interventi che avrebbero la chiara finalità di difendere e rafforzare la tutela del paesaggio, non certo di affievolirla.
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