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Anie/Gifi, Assosolare e Asso Energie Future: a Roma per salvare le rinnovabili

Decreti rinnovabili, Anie/Gifi: "Perché fermare l'unico settore che è cresciuto in 5 anni nonostante la crisi? ".

Redazione GreenCity

"Nonostante le indicazioni fornite durante la prima riunione degli Stati Generali delle Rinnovabili, il Governo non ha recepito i nostri suggerimenti. Ne prendiamo atto con molto dispiacere e continuiamo a chiedere con forza le necessarie modifiche nell'interesse di tutti. Oggi a Roma porteremo le nostre proposte per una adeguata revisione degli incentivi, proposte concrete che toccano, punto per punto, le criticità presenti all'interno del 5° Conto Energia".
Questa la posizione dell'industria del fotovoltaico, rappresentata dalle associazioni di settore, Anie/Gifi, Assosolare e Asso Energie Future, che uniscono le loro voci e per oggi hanno in programma una manifestazione a Roma e un incontro con il Governo.
Due i punti chiave, all'interno del decreto, sui quali gli imprenditori non sono disponibili a compromessi. "Ripristino dei 7 Miliardi €/anno già contemplati dal IV Conto Energia per il limite di spesa cumulato per gli incentivi e l'innalzamento della soglia minima di potenza per l'accesso al registro del GSE".
Le aziende associate ad Anie/Gifi, Assosolare e Asso Energie Future concordano anche sul contenuto della lettera del Ministro Clini apparsa sul Corriere della Sera di oggi. "Ringraziamo il Ministro per aver fatto chiarezza, una volta per tutte, puntualizzando che le rinnovabili diminuiscono in modo significativo il prezzo dell'energia elettrica (il 15 aprile è sceso a 35€/MWh contro i 72€/MWh) e ad aver sottolineato come sono il settore che nonostante la crisi ha conosciuto una crescita importante degli investimenti in ricerca e sviluppo". Inoltre Clini pone l'accento sull'indotto occupazionale, tra i 110.000 e i 150.000, che le rinnovabili hanno creato. "Tuttavia, se si dovesse dare il via libera al 5° Conto Energia senza le opportune modifiche, il costo dell'energia elettrica aumenterà andando a gravare sul Paese già sofferente a causa della recessione e migliaia di persone perderebbero il lavoro".

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Pubblicato il: 18/04/2012

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