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RAEE: ReMedia accoglie con soddisfazione la nuova Direttiva Europea

L'aumento dei target di raccolta di RAEE è uno dei punti di maggior rilievo: tra quattro anni gli stati membri dovranno raccogliere il 45% delle apparecchiature immesse sul mercato per passare al 65% dei tre anni precedenti.

Redazione GreenCity

ReMedia – tra i principali Sistemi Collettivi italiani no-profit per la gestione eco-sostenibile di tutte le tipologie di RAEE (Rifiuti Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), rifiuti di pile, accumulatori al piombo e impianti fotovoltaici – plaude alla nuova direttiva 2012/19/UE del Parlamento europeo e del Consiglio sui Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea.   La Direttiva, che entrerà in vigore tra 20 giorni, introduce nuove disposizioni per il miglioramento della raccolta, del riutilizzo e del riciclaggio dei RAEE e pone nuovi ambiziosi obiettivi per i Paesi Membri.   Tra le novità principali:
  • L'estensione del campo di applicazione della normativa, che prevede  da subito l'introduzione dei pannelli fotovoltaici e successivamente l'allargamento a tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche (campo di applicazione aperto)
  • l'ampliamento dei target di raccolta annui
  • Il contrasto alle esportazioni illegali di RAEE dall'Unione Europea
  • il miglioramento delle prestazioni ambientali di tutti gli operatori coinvolti nel ciclo di vita delle apparecchiature elettriche ed elettroniche
  • l'impulso alla progettazione e produzione di AEE che potranno facilitare la riparazione, l'aggiornamento, il reimpiego e il riciclo.
  • la semplificazione delle procedure di gestione per i Produttori e i soggetti della filiera
"Oggi è stato fatto un altro passo avanti per rendere più efficiente il sistema di recupero e riciclo dei RAEE", dichiara Danilo Bonato, Direttore Generale di ReMedia. "Nella stesura finale la nuova direttiva apporta alcune novità rilevanti, in particolare per quanto riguarda gli obiettivi di raccolta. Tra quattro anni, infatti, in Italia dovremo raccogliere il 45% delle apparecchiature immesse sul mercato, target che sale al 65% calcolato sui tre anni precedenti o in alternativa l'85% sul totale dei RAEE generati dalle famiglie italiane. Inoltre, la normativa suggerisce modalità più efficaci e semplificate per consentire al consumatore di avvalersi delle strutture della distribuzione al fine di consegnare le vecchie apparecchiature di piccole dimensioni. Ci auguriamo che, partendo da quanto è già stato fatto oggi, queste innovazioni siano di forte impulso per dare una svolta decisiva alla raccolta e al riciclo dei rifiuti tecnologici in Italia. Ritengo che i nuovi, importanti obiettivi siano alla portata del nostro Paese ma sarà necessario lavorare in modo sinergico con tutti i principali soggetti della filiera RAEE".

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Pubblicato il: 26/07/2012

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