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Ricoh per una stampa di produzione a emissioni zero

Giorgio Bavuso di Ricoh Italia: "Ricoh ha sviluppato il Carbon Balanced Printing che permette di calcolare le emissioni di CO2 connesse a ciascun lavoro e di ridurle".

Redazione ImpresaGreen

Grazie al Carbon Balanced Printing Programme di Ricoh, i fornitori di servizi di stampa possono realizzare lavori ‘sostenibili’. Il programma, disponibile anche per il mercato italiano, consente infatti di minimizzare le emissioni di CO2 connesse alle attività di stampa e di neutralizzare le rimanenti.   
Un numero sempre maggiore di fornitori di servizi di stampa sta cercando di dare al proprio business un’impronta green innovando i flussi di lavoro in un’ottica di sostenibilità. Molti stampatori si sono attivati per estendere le proprie credenziali ambientali ottenendo certificazioni quali ISO 14001, FSC e PEFC e differenziando così la propria proposta sul mercato. 

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“Analizzando le esigenze espresse dal mercato – spiega Giorgio Bavuso, Direttore Production Printing di Ricoh Italia –  Ricoh ha sviluppato il Carbon Balanced Printing Programme. Basato su una metodologia appositamente pensata per il settore della stampa di produzione, questo programma permette di calcolare le emissioni di COconnesse a ciascun lavoro prodotto, di ridurle il più possibile e di neutralizzare le emissioni residue e inevitabili attraverso progetti di compensazione certificati”.

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Il Carbon Balanced Printing Programme di Ricoh, disponibile anche per il mercato italiano, si sviluppa in tre fasi: analisi ottimizzazione neutralizzazione.

Analisi
Il programma ha inizio con un’analisi dettagliata delle emissioni annuali connesse alle attività di stampa. Vengono presi in considerazione le tipologie di carta utilizzata e i consumi energetici, ma anche la distanza tra il cliente e i centri di assistenza tecnica. 

Ottimizzazione
In questa seconda fase vengono individuate tecnologie, modalità di stampa e best practice sostenibili per minimizzare i consumi energetici e gli eventuali sprechi. Viene ad esempio analizzato il tipo di carta abitualmente utilizzato per cercare alternative a minor impatto e vengono ridefiniti i cicli di lavoro e la gestione dei rifiuti.    

Neutralizzazione
Anche dopo aver adottato tutte le misure possibili per ottimizzare il processo di produzione e ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente, rimane comunque una percentuale residua di emissioni di CO2 che non è possibile eliminare. Queste emissioni residue vengono compensate mediante progetti a energia pulita, sviluppati dalle Nazioni Unite, in cui Ricoh investe. Ricoh ha ottenuto crediti investendo in un importante progetto di centrali eoliche in India che consentiranno un risparmio di 138,000 tonnellate di CO2 nei prossimi 10 anni. Il Carbon Balanced Printing Programme ‘attribuisce’ ai clienti una certa quantità di CO2. Ricoh rilascia agli stampatori che aderiscono al programma un certificato (CER, Certified Emission Reductions) che ha la validità di un anno e deve essere poi rinnovato effettuando nuovamente il calcolo delle emissioni.   

“La validità del programma – commenta Giorgio Bavuso – è attestata dal British Standards Institution (BSI), un ente certificatore indipendente noto per la sua rigorosità. Il Carbon Balanced Printing Programme può contribuire all’ottenimento dell’Ecolabel, può essere inserito nelle pratiche di miglioramento dei processi di certificazione ed è un elemento di differenziazione in un mercato sempre più attento alle tematiche ambientali”.

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Pubblicato il: 15/10/2012

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