I dati EY del Renewable Energy Country Attractiveness Index (RECAI) fotografano i primi 40 mercati mondiali in base all’attrattività degli investimenti in rinnovabili.
Redazione ImpresaGreen
Secondo i principali risultati emersi dalla 60° edizione del report EY Renewable Energy Country Attractiveness Index (RECAI), che classifica i primi 40 Paesi al mondo per attrattività di investimenti e opportunità di sviluppo nel settore delle energie rinnovabili, proprio in virtù delle condizioni volatili del mercato dell’energia, si assiste ad una forte accelerazione da parte dei governi di tutto il mondo sul tema delle energie rinnovabili per ampliare le strategie e i piani in ambito energetico con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dalle importazioni di energia.
Nel ranking di questa edizione, l’Italia sale dal 15° al 12° posto nella classifica, grazie alla spinta della nuova bozza del Decreto FER 2 e agli sforzi di semplificazione autorizzativa. Sul podio si posizionano nell’ordine gli Stati Uniti, la Cina e la Germania seguita nella top 10 da Regno Unito, Francia, Australia, India, Spagna, Giappone e Paesi Bassi.
Di fronte, infatti, alle conseguenze delle tensioni geopolitiche, il tema della transizione energetica assume un ruolo sempre più prioritario e urgente nel panorama energetico mondiale ed europeo. Tra le sfide più significative per i Paesi si evidenzia dal report EY la necessità di rafforzare la cosiddetta resilienza energetica: consolidare la produzione di energie rinnovabili, accelerare la diversificazione delle fonti di produzione di energia e aumentare lo stoccaggio. Queste le priorità preminenti che emergono da questa edizione del RECAI.
In questa edizione del RECAI l'Italia passa dal 15° al 12° posto nella classifica generale ma non solo: il Paese ha registrato una delle migliori performance rispetto all’indice non solo in termini relativi agli altri Paesi, ma in termini assoluti.
I fattori che hanno contribuito a questo risultato sono vari. Innanzitutto, gli incentivi contenuti nella nuova bozza del Decreto FER 2, che stabilisce nuovi meccanismi di sostegno dei prezzi. Altro aspetto significativo è stato l’annuncio di 5 GW di eolico offshore che saranno messi all’asta tra il 2023 e il 2026, e la realizzazione del primo impianto eolico offshore nel Paese.
Altri elementi determinanti sono la crescita delle installazioni e il rafforzamento della pipeline di progetti (sia nell'eolico onshore sia nel fotovoltaico). Con riferimento all’eolico onshore, i dati indicano nel Q3 dell’anno in corso 11.3 GW di capacità istallata (in aumento rispetto al Q1 che registrava 11.0 GW), con una crescita del 3% di e 3.2 GW di progetti in pipeline nel 2022-2027. Anche nel solare aumenta la capacità istallata nel Q3 che corrisponde a 23.9 GW (rispetto ai 22.6 GW del Q1). La crescita è stata quindi del 6% mentre si registrano 17,0 GW di progetti in pipeline negli anni a venire 2022-2027.
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