Dare impulso allo sviluppo digitale del territorio e proiettare così la città di
Udine verso il modello di
Smart City, grazie a infrastrutture telefoniche di nuova generazione pienamente operative e che già oggi consentono di individuare servizi e soluzioni innovative adatte a soddisfare le sempre più specifiche necessità di tutti i soggetti pubblici e privati:
dalla mobilità urbana alla sicurezza, dal
monitoraggio ambientale ai trasporti fino all’offerta turistica.
Grazie ad un investimento totalmente privato da parte di TIM, che fino ad oggi è pari ad oltre
6 milioni di euro, e alla fattiva collaborazione dell’amministrazione comunale, Udine è tra le principali città italiane a poter vantare reti di nuova generazione che sono propedeutiche allo sviluppo della “città intelligente”.
Dall’avvio del progetto che ha visto
TIM impegnata nella realizzazione della nuova rete in fibra ottica
NGAN (Next Generation Access Network) e di quella mobile
4G e
4G Plus a
Udine le reti in banda ultralarga sono già realtà.In particolare, per quanto riguarda la fibra ottica, il programma di copertura ha consentito di raggiunge oltre
50 mila unità immobiliari grazie alla posa di
172 chilometri di fibra ottica per collegare tutti i
282 armadi stradali alle centrali cittadine di Baldasseria, Centro, Chiavris, S. Domenico, S. Gottardo e V. Venezia, alle quali si è aggiunta quest’anno anche Beivars. In questo modo è stata raggiunta la quasi totalità della popolazione comunale che può già usufruire di
connessioni super-veloci fino a 200 Megabit/s, grazie al costante aggiornamento dell’elettronica di centrale che, partendo dai 30 Megabit/s del 2012, ha consentito via via di poter offrire ai cittadini e alle imprese di Udine collegamenti sempre più performante.
Una rete in fibra ottica capillare, quindi, già operativa e che soddisfa pienamente tutte le esigenze di banda ultralarga da parte di cittadini e imprese,
senza la necessità di effettuare nuovi scavi e creare disagi alla popolazione. Per la posa dei cavi, infatti, sono state utilizzate le infrastrutture esistenti sia di proprietà di TIM sia pubbliche, come ad esempio quella per la pubblica illuminazione. In caso di scavi, sono state utilizzate tecniche e strumentazioni innovative a basso impatto ambientale che hanno minimizzato i tempi di intervento, l’area occupata dal cantiere, l’effrazione del suolo, il materiale asportato, il deterioramento della pavimentazione e, conseguentemente, i ripristini stradali.
Dei 172 km di fibra posati,
il 95% è stato realizzato utilizzando le infrastutture già presenti in accordo e con l’Amministrazione Comunale e secondo quanto previsto dal quadro normativo di riferimento.
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